A 90 anni è morto Luciano De Crescenzo

Napoli piange il suo ingegnere filosofo

di Marco Perillo (Fonte ilmattino.it)

 

Se ne va uno degli ultimi miti della napoletanità. Se ne va un gigante del mondo della cultura, che alla città partenopea, al suo pensiero, alla sua filosofia, alla sua unicità, ha dedicato un’intera vita e un’intera opera. L’ingegnere filosofo Luciano De Crescenzo è morto oggi a Roma, intorno alle 16 al Policlinico Gemelli, all’età di 90 anni. Da tempo le sue condizioni di salute – lui che da anni soffriva di una malattia neurologica – non erano delle migliori. A portarlo via, le conseguenze di una polmonite. Nonostante un lieve miglioramento nella giornata di ieri, oggi la più triste delle notizie. «Era ricoverato da circa due settimane presso l’unità operativa complessa di pneumologia del Gemelli, diretta dal professor Luca Richeldi – ha fatto sapere una nota dell’ospedale -. Accanto a lui i familiari e gli amici più cari che lo hanno accompagnato anche null’ultima fase della sua malattia».
Luciano ci lascia però un’eredità immensa, da tener conto per le generazioni a venire. Oltre cinquanta libri, 18 milioni di copie vendute nel mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 paesi. Per non parlare di pellicole indimenticabili come «Così parlò Bellavista» (1984) e «32 dicembre» (1988).

De Crescenzo era nato a Napoli, nel quartiere di Santa Lucia, il 28 agosto del 1928. Suo padre aveva un negozio di guanti a Napoli in via dei Mille. In uno dei suoi libri racconta  di un colloquio immaginario in paradiso: il padre chiede subito notizie sull’andamento del mercato dei guanti. Naturalmente non riesce a credere che adesso i guanti non li porta più nessuno.
Il piccolo Luciano frequentò le elementari assieme a Carlo Pedersoli, suo vicino di casa, alias Bud Spencer.
Durante la Seconda guerra mondiale si spostò a Cassino, poiché il padre riteneva che questo luogo sarebbe stato più sicuro di altri. Invece le cose andarono diversamente, infatti Cassino fu rasa al suolo.
Sposatosi nel 1961 e poi separatosi, ha avuto una figlia, Paola, che è rimasta fino all’ultimo istante al suo fianco.

Fonte ilmattino.it