Ad Anacapri don Marino De Rosa, alla Trinità don Antonio Parlato

L’arcivescovo lo ha designato come parroco della cittadina isolana, mentre don Antonio alla basilica della Santissima Trinità come amministratore parrocchiale

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Foto tratta dal diario di Facebook di Antonio Parlato

Piano di Sorrento – Ora è ufficiale, don Marino De Rosa va come parroco ad Anacapri mentre don Antonio Parlato come amministratore parrocchiale della Parrocchia della Santissima Trinità.

La notizia è comparsa sul sito ufficiale dell’Arcidiocesi, anche se ‘vox populi’ parlava da tempo di questo passaggio di don Marino che sarebbe diventato parroco della cittadina isolana, lo diventò in quel della Santissima Trinità 12 anni fa.

Si insediò nella basilica della frazione di Piano di Sorrento, dopo che fu eletto dai parrocchiani della frazione, elezioni che fecero rumore. È stato l’ultimo parroco eletto direttamente dai suoi parrocchiani, infatti in Costiera ci sono sette parrocchie in cui vige l’elezione diretta del parroco da parte dei parrocchiani.

Da tempo l’arcivescovo Franco Alfano ha lasciato da parte questa elezione diretta e nomina direttamente lui chi deve essere amministratore parrocchiale, il che è differente da parroco.

L’amministratore parrocchiale riceve l’incarico rispettivamente dal vescovo e svolge le funzioni ordinarie del parroco.

Caprese doc, 46 anni, sacerdote da 13, don Marino era da 12 anni il parroco della Santissima Trinità a Piano di Sorrento, oltre ad essere il responsabile dei seminaristi della Diocesi, legale rappresentante del seminario arcivescovile di Sorrento e membro del consiglio presbiterale.

Don Antonio Parlato, nato a Vico Equense nel 1985, che oggi risiede nella Parrocchia dei Santi Prisco ed Agnello, risiederà in quella della Santissima Trinità.

Si è laureato in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, ha studiato presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale sezione San Tommaso e studia presso la Pontificia Facoltà dell’Italia meridionale sezion San Luigi.

Un in bocca al lupo a loro.

GiSpa