Allarme turismo, Federalberghi: “Una certificazione ai turisti britannici”

E non l’obbligo di isolamento fiduciario perché già la compagnia Jet2.com ha già cancellato tutti i voli verso l’Italia e la Tui è pronta a fare altrettanto nelle prossime ore

 

Redazione – La Federalberghi lancia l’allarme sul turismo: “Certificazione ai turisti britannici”.

E non l’obbligo di isolamento fiduciario perché già la compagnia Jet2.com ha già cancellato tutti i voli verso l’Italia e la Tui è pronta a fare altrettanto nelle prossime ore.

Costanzo Iaccarino, presidente regionale di Federalberghi, parla così sulla questione e dell’ordinanza del ministro della Salute: “Tra pochi giorni scadrà la scellerata ordinanza con cui il ministro della Salute ha confermato l’obbligo di isolamento fiduciario per i viaggiatori provenienti dal Regno Unito. Quel provvedimento è destinato a perdere efficacia, come noi auspichiamo, oppure sarà rinnovato? Speranza dovrebbe sapere che la filiera turistica vive di programmazione e che le incertezze rischiano di azzerare i flussi di vacanzieri diretti in Campania e in Italia”.

Un’ordinanza che già sta mietendo dei risultati pericolosi, poiché i turisti di Oltremanica sono quelli che preferiscono passare le loro vacanze in Campania.

Lo stesso Iaccarino poi prosegue: “Imporre agli ospiti britannici l’isolamento fiduciario al loro arrivo in Italia equivale a disincentivare la prenotazione dei soggiorni nel nostro Paese. Non a caso la compagnia Jet2.com ha già cancellato tutti i voli verso l’Italia e la Tui è pronta a fare altrettanto nelle prossime ore. La conferma delle restrizioni anti-Covid o anche la sola incertezza sulla loro sorte spingerà altri tour operator ad azzerare le prenotazioni di voli e soggiorni in Campania. E per la nostra regione, dove in passato sono stati registrati fino a 10mila arrivi di turisti britannici al giorno a settembre, sarà un disastro”.

Così la Federalberghi ha la sua proposta, e Coastanzo Iaccarino la espone: “Per attenuare l’impatto negativo dell’isolamento fiduciario si potrebbe consentire ai turisti britannici di presentare una certificazione verde o una certificazione equivalente anziché costringerli alla mini-quarantena. In questo modo, pur garantendo un alto livello di tutela sanitaria, i flussi turistici subirebbero minori restrizioni. Il ministro della Salute ne è consapevole? Ci auguriamo di sì, come ci auguriamo che il ministro del Turismo Garavaglia sostenga la necessità di misure anti-Covid meno dannose per il nostro comparto”.

GiSpa