Allontanò soggetto pericoloso, encomio per la vigilessa

La Giunta municipale su proposta del comandante della polizia locale Rocco Borrelli glielo conferisce 

 

 

Meta – Siamo nel maggio scorso quando un soggetto pericoloso minacciò una vigilessa che voleva farlo rimuovere dal luogo in cui stava ed aiutata anche da una persona, lo allontanò e per questo atto le viene conferito un encomio.

La Giunta municipale, su proposta del comandante della polizia locale Rocco Borrelli, glielo conferisce con la motivazione come si può leggere nella Deliberazione di Giunta numero 166 del 10 ottobre: “CONSIDERATO che l’Assistente Paola Porzio, in organico a tempo pieno ed indeterminato presso il locale Comando di Polizia Municipale, in data 10 maggio u.s. si è distinta nell’espletamento del proprio servizio, come si evince dalla relazione di servizio che si allega alla presente, svolgendo , a rischio della propria incolumità, un’azione volta all’allontanamento di un soggetto pericoloso per la sicurezza pubblica e privata”.

Tutto si svolge, come suddetto lo scorso maggio, era il 10, quando alcuni cittadini videro che un uomo di colore dormiva davanti al loro portone di casa in via Cosenza, fecero intervenire l’agente suddetta. Avvicinatasi all’uomo lo svegliò invitandolo ad allontanarsi, ma ubriaco e parlando in inglese, rifiutò di spostarsi, allora ella lo invitò a raccogliere la spazzatura gettata in terra, ma con dei toni duri e minacciosi si rifiutò ancora.

Lo invitò anche a raggiungere la stazione dell’Eav per prendere il treno ma ebbe ancora un netto rifiuto, nel contempo ci fu un uomo, Mario Pastore, che si offrì alla vigilessa di darle un aiuto mentre questa seguiva l’ubriaco tenendolo d’occhio.

L’uomo nel frattempo si era incamminato verso una strada senza uscita e la donna voleva informarlo di ciò, ma l’ubriaco le si è avvicinò con fare minaccioso cosicché l’uomo metese si frappose tra i due, da qui ne nacque una colluttazione con quest’ultimo che riportò una ferita al volto.

Ma le minacce del balordo non finiscono qui perché colse da terra una pietra e, sempre con fare minaccioso, voleva colpire la donna ma non voleva farlo, allora ella telefonò i carabinieri della stazione di Piano di Sorrento che lo bloccarono.

 

GISPA