Altro premio per Carlo Ametrano per ‘Ayrton… per sempre nel cuore’

Nella città di Imola dove il corridore perse la vita sulla pista nel 1994

 

 Ayrton Senna - Statua

Sorrento – Ci sarà ancora un’altra soddisfazione per Carlo Ametrano perché riceverà un altro  premio per il suo libero ‘Ayrton… per sempre nel cuore’, nella città di Imola dove il corridore perse la vita sulla pista nel 1994.

Lo scrittore a cavallo dei mesi di aprile e maggio, dal 30 al 2, si recherà, ormai come fa da molto tempo, per commemorare la figura di Ayrton Senna che, secondo i suoi tifosi sparsi in tutto il mondo, è stato il più forte di tutti i tempi.

Sarà una due giorni che egli dedicherà a questo campione della Formula 1che è la sua passione e che lo ha portato innanzitutto a scrivere un libro ‘Ayrton per sempre nel cuore’, da cui è partito tutto, che è stato il punto di inizio non solo in varie presentazioni, anche televisive, ma anche che lo ha portato ad andare in Brasile, nella patria del pilota paulista.

E che oggi lo porta nella città e sulla pista che vide il corridore paulista perdere la vita nel Gran Premio di San Marino del 1994, dove riceverà un altro premio per questo suo libro alla presenza di Bruno Grotti, che fu commissario di pista dal 1980 fino al 1995.

La cerimonia della premiazione si svolgerà il 30 aprile in un noto ristorante della cittadina che è situato nei pressi dell’autodromo, vi parteciperà anche la scrittrice Mariacristina Schiatti che è un’ insegnante milanese, autrice del libro ‘Il Mio Amico Ayrton’, e Piero Galeazzo che presenterà anche lui la sua opera editoriale.

Il giorno dopo, il 1 maggio, sarà quello che darà qualche emozione nel cuore di tutti, perché potranno entrare sulla pista che sarà aperta dalle ore 9 alle ore19 per dare la possibilità, a chi lo vorrà, di recarsi alla curva del ‘Tamburello’, il punto in cui perse la vita il campione brasiliano, mentre alle ore 14 sarà anche celebrata sul posto una messa in ricordo.

In quel fatidico giorno il gran premio iniziò già con un incidente alla partenza tra J.J. Lehto e Pedro Lamy, in cui i rottami delle vetture provocarono il ferimento di alcuni spettatori, poi ci fu l’ingresso della safety car e la gara fu ripresa. Ma al settimo giro, Senna uscì di pista ad altissima velocità alla curva del Tamburello, a causa del cedimento del piantone dello sterzo, che era stato modificato per consentire la guida del mezzo in quanto le nocche del pilota toccavano l’abitacolo. Sono le 14.17. Il piantone era stato modificato ed allungato nella notte dopo le prove cronometrate, dopo che Senna aveva chiesto di migliorare la visibilità della strumentazione. La saldatura manuale si mostrò però insufficiente a reggere le sollecitazioni della gara, togliendo al pilota il controllo totale della vettura durante la percorrenza della curva.

Senna infatti, praticamente passeggero di una vettura ingovernabile, poté solo frenare (come si vede anche dalle immagini riprese dalla videocamera montata sulla monoposto), ma non riuscì ad evitare il muro a bordo pista. L’impatto fu tremendo, coinvolgendo la parte anteriore destra della monoposto, e fu reso ancora più letale da un gradino d’asfalto coperto d’erba all’ingresso della via di fuga, che fece sobbalzare la vettura facendole conservare la velocità. Il puntone della sospensione anteriore destra, spezzatosi, penetrò nella visiera del casco del pilota, dal bordo superiore. Ciò causò lo sfondamento della regione temporale destra e provocò gravissime e fatali lesioni. Così fu trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna con un elicottero, e fu  ricoverato nel reparto di rianimazione, dove si accertò che il danno più rilevante era il trauma cranico provocato proprio dal puntone della sospensione. Ogni sforzo per salvargli la vita fu vano e Senna spirò alle 18:.40, all’età di 34 anni, senza aver mai ripreso conoscenza.

Le gesta di questo campione resteranno nel cuore non solo dei suoi tifosi e di chi segue la Formula 1, ma anche di chi segue lo sport in genere, ma resterà particolarmente nel cuore di Carlo poiché ha annunciato che grazie al supporto dei suoi due carissimi amici di Sorrento, Giovanni Petagna (storico tipografo) e Gaetano Maresca (titolare del ristorante Sedil Dominova), il 4 novembre del 2018 sarà pubblicata la seconda edizione

 

GISPA