Ammanettati per minacce a dipendente di centro scommesse e per giocate non pagate

Il tutto accade, come poi è scaturito dalle indagini dei carabinieri della stazione di Piano di Sorrento, in un’agenzia di scommesse poi i militari della compagnia di Sorrento hanno dato esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere per uno dei tre indagati e degli arresti domiciliari per i restanti due

Redazione – Nella mattina del 15 marzo ad Arzano e a Melito di Napoli, i carabinieri della compagnia di Sorrento hanno tratto in arresto tre persone, già note alle Forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere per uno dei tre indagati e degli arresti domiciliari per i restanti due, uno dei quali con lo strumento di controllo del braccialetto elettronico, emessa dal gip. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica. L’attività d’indagine, svolta dai militari dell’Arma Piano di Sorrento e coordinata dalla Procura della Repubblica, ha consentito di raccogliere a carico dei tre soggetti gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione, in concorso tra loro, di un’estorsione aggravata.

Il dipendente di un punto scommesse sito a Piano di Sorrento, in data 2 novembre 2022, si era recato presso la stazione dei carabinieri per denunciare che, il giorno precedente, tre individui a lui sconosciuti, entrati nei locali della citata agenzia nel corso del suo turno di lavoro, lo avevano costretto ad effettuare una serie di 31 giocate senza corrispondere il relativo pagamento, pari complessivamente a 3.360 euro, procurandosi, inoltre, l’ulteriore ingiusto profitto di 100 euro, costituito dalla differenza tra l’importo delle prime 21 giocate effettuate e la vincita di alcune di esse. Tale costrizione sarebbe avvenuta mediante minacce verbali, rivolte con tono perentorio, che avrebbero ingenerato nel denunciante, nonché nel collega che al suo fianco stava assistendo alla scena, un concreto timore per la propria incolumità.

Le indagini, svolte mediante l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza  pubblici e privati della zona e con altre successive attività di investigazione, hanno consentito ai carabinieri della stazione dì Piano di Sorrento di pervenire con elevata probabilità all’identificazione degli autori del reato negli odierni arrestati, i quali, nella data in cui è stato perpetrato il delitto, si trovavano nel luogo  di  commissione  dello  stesso,  venendo  altresì  riconosciuti  dalla  vittima  a  seguito  di individuazione  fotografica. All’esito delle formalità di rito, l’indagato destinatario della custodia cautelare in carcere è stato associato alla casa circondariale di Napoli Poggioreale, mentre gli altri due indagati sono stati posti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.