Ammanettato 20enne, truffò signora quasi centenaria

Il giovane di origine napoletana con la solita telefonata si era spacciato per il nipote e doveva consegnare consegnare al finto corriere, giunto poco dopo a casa, la somma di euro 2.600,00 per il ritiro del pacco

Meta – Un 20enne truffò una signora quasi centenaria ed è stato arrestato.

Il giovane di origine napoletana con la solita telefonata si era spacciato per il nipote e doveva consegnare al finto corriere, giunto poco dopo a casa, la somma di euro 2.600,00 per il ritiro del pacco.

Tutto risale al mese di maggio nella cittadina costiera, quando il giovane partenopeo mise in piedi tutti gli artifizi  ed i raggiri, così si mise all’opera e dapprima la telefonò spacciandosi per il nipote della vittima, che aveva persuaso quest’ultima a consegnare al finto corriere, giunto poco dopo a casa, la somma di euro 2.600,00 per il ritiro del pacco.

L’anziana donna capito che aveva subito una truffa con le lacrime agli occhi si era presentata alla caserma dei carabinieri di Piano di Sorrento per denunciare il fatto. La ricostruzione investigativa, fatta dai militari dell’Arma della stazione di Piano di Sorrento, coordinati dal maresciallo maggiore Antonio Russo, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, ha consentito, attraverso l’acquisizione di testimonianze e l’accurata analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, di raccogliere un grave quadro indiziario a carico de1l’odierno arrestato, in relazione alla condotta truffaldina indicata.

Così nella mattina del 24 giugno i carabinieri della Compagnia di Sorrento, sotto il comando del maggiore Ivan Iannucci, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti del 20enne napoletano, gravemente indiziato di aver commesso una truffa ai danni di una persona anziana.

All’esito delle formalità di rito, l’indagato è stato tradotto presso il proprio domicilio dove è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

GiSpa