Aponte: “Ita è un capitolo chiuso, Msc avrà i suoi aerei charter per le crociere”

“Grazie alla forza economica che ci ha dato il settore del carico negli ultimi anni, abbiamo i mezzi per poter ulteriormente crescere nelle crociere. Nel cargo abbiamo 4 apparecchi e arriveremo a 8. Bisogna avere il controllo di tutti gli anelli della catena logistica: le navi, ma anche i terminal portuali e i treni per raggiungerli”

(Fonte shipmag.it – Teodoro Chiarelli)

Saint Nazaire (Francia) – La domanda è d’obbligo: diventerà il numero uno al mondo nelle crociere, dopo aver conquistato la leadership planetaria nella hit parade delle navi portacontainer? Gianluigi Aponte, fondatore e proprietario del gruppo Msc, è a Saint Nazaire, Chantier de l’Atlantique, per la consegna all’armatore della nuova ammiraglia della flotta crocieristica, Msc Euribia. Msc Crociere supererà Carnival e Royal Caribbean? Il gioco delle classifiche non gli piace, però si capisce che lascia comunque la porta aperta sul futuro.

“Quello che noi vogliamo – dice il Comandante, come lo chiamano i fedelissimi – è cercare di fare un po’ di soldi con le crociere, perché ne abbiamo persi tanti: il covid, la guerra… Speriamo di tornare a guadagnare”.

Però crescerete ancora, gli investimenti continuate a farli. E parliamo di diversi miliardi: 8 fra il 2022 e il 2028.

“Siamo costretti. Quando uno è in un business, oggi come oggi, non può esimersi dall’aumentare i volumi, creare economie di scala”.

Siete al terzo posto: pronti a scalare la classifica?

“Abbiamo la volontà di crescere e grazie alla forza economica che ci ha dato il settore del carico negli ultimi anni, abbiamo i mezzi per poter ulteriormente crescere in questo settore. Msc Euribia è la 22esima nave a entrare a far parte della flotta di MSC Crociere”.

Lufthansa ha preso Ita da sola, con lo Stato, ma senza Msc. Il discorso da parte vostra è definitivamente chiuso?

“Ormai che Ita è di Lufthansa, che rimanga con Lufthansa: va bene così”.

Lei continua ancora a ritenere utile essere presenti nel trasporto aereo per creare sinergie con le navi merci e passeggeri? Sugli aerei punterete ancora?

“Sicuramente sì, perché è un’attività che va abbinata alle crociere. E’ una cosa che certamente perseguiremo. E ovviamente la faremo da soli. Stesso discorso, pur con le sue specificità, per il cargo”.

Comprerete nuovi aerei?

“Da carico ne abbiamo quattro, più altri quattro in arrivo e fanno otto. Ma per il cargo vale un approccio diverso rispetto ai passeggeri. Nelle merci bisogna fare un discorso globale. Bisogna avere il controllo di tutti gli anelli della catena logistica: le navi, ma anche i terminal portuali e i treni per raggiungerli”.

E per i passeggeri?

“Non avremo nessuna compagnia di linea passeggeri. Come ho detto, Ita è un discorso chiuso. Su questo fronte, al servizio delle crociere, inizieremo con i charter, per poi vedere se vale la pena continuare a investire anche lì”.

Più in generale, come vede lo scenario internazionale nel settore del trasporto marittimo, dopo questi anni eccezionali per voi armatori nel comparto del carico?

“Sicuramente la politica avrà un impatto molto importante. In questo momento vediamo che l’America vuol sanzionare un po’ tutti, sta creando problemi internazionali notevoli e quindi dobbiamo sperare che questa situazione si calmi, perché potrebbe diventare molto pericolosa dal punto di vista bellico, ma anche economico”.

Investirete ancora molto in Asia, nel Sud-est asiatico e in Estremo Oriente?

“Andiamo dove c’è il carico, quindi… Attualmente, ma anche in prospettiva, vedo sicuramente l’area asiatica come quella in maggiore crescita. E siccome abbiamo le risorse, continueremo a investire”.

Nella foto: Gianluigi Aponte, a sinistra, con Gianni Onorato, ad di Msc Crociere

(Fonte shipmag.it – Teodoro Chiarelli)