Arpac, non è inquinato il mare da Castellammare a Sorrento

Dai risultati delle analisi dei prelievi del mese di luglio non ci sarebbe nessun pericolo per i bagnanti considerato che la schiuma non è altro che il prodotto di fioritura di microalghe

 

Costiera sorrentina – L’Arpac conferma che il mare da Castellammare a Sorrento non è inquinato.

Dai risultati delle analisi dei prelievi del mese di luglio non ci sarebbe nessun pericolo per i bagnanti considerato che la schiuma non è altro che il prodotto di fioritura di microalghe.

A questa soluzione è arrivata l’Agenzia regionale per la protezione ambientale poiché sui test effettuati il 16 luglio “su un totale di 135 prelievi di acque di balneazione effettuati da Arpac dall’inizio del mese e di cui sono già disponibili i risultati, l’Agenzia ha svolto 23 prelievi (19 prelievi di routine stabiliti da calendario e 4 emergenziali) nei  comuni di Vico Equense, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense. Nessuno di questi (gli ultimi risalgono al 12 luglio scorso) ha evidenziato valori dei parametri microbiologici superiori al limite di legge. Ulteriori prelievi emergenziali sono stati effettuati in questi giorni (stamattina nei comuni di Meta e Piano): i risultati saranno diffusi non appena disponibili”.

Lucio De Maio, dirigente della UO Mare Arpac, commenta: “Dai risultati di luglio disponibili fino a oggi, non abbiamo riscontrato evidenze di contaminazione da scarichi fognari i valori di concentrazione dei batteri fecali sono tutti entro i limiti. Le schiume appaiono come il prodotto della fioritura di microalghe e i campionamenti effettuati non indicano un allarme per la salubrità delle acque. Cogliamo l’occasione per ricordare che acque marine di aspetto sgradevole non devono essere necessariamente considerate acque da vietare ai bagnanti, sebbene ovviamente la trasparenza delle acque sia un valore estetico non trascurabile”.

Questo conferma che si tratta di muco di mare, e non ci sarebbe nessun pericolo per i bagnanti considerato che la schiuma non è altro che il prodotto di fioritura di microalghe, un fenomeno che si sta proponendo con costanza a Castellammare e in penisola sorrentina negli ultimi anni ma che è ormai una realtà in altri punti d’Italia.

GiSpa