Attenzione massima sui napoletani scomparsi in Messico

Gioacchino Alfano: Prefettura, grande lavoro di cerniera tra Farnesina e familiari

 

 

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Foto tratta da tecalitlan.blogspot.com

Il Ministero degli Esteri messicano, in stretto contatto con la Farnesina, sta seguendo con la massima attenzione il caso della scomparsa dei nostri connazionali originari di Napoli. Tra le priorità dei Governi c’è la ricerca dei napoletani. Anche la Prefettura, con cui ho dialogato poco fa – ribadisce Gioacchino Alfano -, sta svolgendo un grande lavoro di cerniera tra Farnesina e i familiari degli scomparsi. La filiera di informazioni e le indagini per l’accertamento delle responsabilità sono attive e funzionanti ai massimi livelli.

Dalla nazione di oltreoceano sono stati messi in azione anche dei cani specializzati per la ricerca dei cadaveri, ma fino a questo momento nulla di Raffaele Russo, suo figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino, sono scomparsi dal 31 di gennaio. il segretario di Governo della regione messicana di Jalisco, Roberto López, spiega che non ci sono notizie circa la possibile morte dei tre napoletani e sostiene, con forza, che le ricerche proseguono nella speranza di ritrovarli sani e salvi al più presto. Qualche giorno fa sono stati arrestati quattro agenti della polizia locale di Tecalitlan, ed altri tre uomini sono ufficialmente colpiti da mandato d’arresto e sono ricercati: non sono stati diffusi i nomi dei nuovi agenti corrotti, si sospetta che nell’elenco possa esserci anche il comandante della polizia locale, che si è reso irreperibile fin dal giorno in cui le indagini sono iniziate.

Ma come si è visto anche nella trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ c’è anche la possibilità che i tre siano stati venduti ai trafficanti di droga, sempre per il fatto che vendevano generatori elettrici ma mal funzionanti che vengono usati per i laboratori della droga e da li la vendetta dei narcos. Ma intanto le famiglie sperano che siano ancora vivi.