Il fratello di Tony Essobti Badre parla al processo in corso davanti alla terza Corte di Assise di Napoli
Napoli – Al processo in corso davanti alla terza Corte di Assise di Napoli, parla Raffael Essobti, il fratello di Tony Essobti Badre che uccise a botte il piccolo Giuseppe.
Raffael Essobti, si recò in casa della coppia perché venne a sapere che tra suo fratello, imputato con l’accusa di avere ammazzato a colpi di bastone il bambino, e Valentina Casa, la madre di tre bambini anch’ella a giudizio per favoreggiamento, c’era stato un litigio, lì trovò la tragedia che si era consumata. Vide il piccolo nelle condizioni in cui versava e domandò alla mamma se aveva chiamato il 118, ma ella disse di no, così “…allora le strappai il cellulare dalle mani e lo feci io…”, questo ha riferito rispondendo al pm Sozio, anche perché il fratello in quel momento era assente perché era uscito per andare a comprare una pomata. Gli è stato anche domandato se Tony faceva uso di stupefacenti, ha risposto che “…fumava marijuana… non so se avesse fumato quella domenica…”. Rafael ebbe con Tony una conversazione alcuni giorni dopo la morte del bambino, gli raccontò che quella “domenica dopo essersi svegliato per andare in bagno aveva visto il letto rotto, di non avere capito più nulla e di avere picchiato il bambino, ma solo con le mani”.
Nello stesso processo sono stati anche ascoltati il padre naturale dei tre figli di Valentina Casa, Felice Dorice che si è avvalso della facoltà di non rispondere, imputato in un altro procedimento giudiziario, una carabiniere e la madre di Tony.
Il luogotenente dei carabinieri fu incaricato dalla Procura di Napoli Nord di eseguire dei controlli per stabilire se tra l’inizio del 2018 ed il febbraio 2019 erano partite delle richieste di soccorso dai cellulari degli imputati. Ma l’esito fu negativo.
In aula anche la madre di Tony, che dapprima si era rifiutata di rispondere, poi lo ha fatto ed ha narrato di aver saputo del litigio tra il figlio e Valentina, così è corsa nell’abitazione ed ha trovato Giuseppe sul letto, esanime, con uno straccio insanguinato dietro la testa e altri stracci a terra, in giro.
Dopo la pausa natalizia il 14 gennaio ci sarà un’altra udienza.