Bimbo ucciso a botte, davanti al Riesame madre e patrigno

Sia Valentina Casa che Tony Essoubtì compariranno per l’udienza, la donna accusata di omicidio per il figlio e l’uomo per il solo tentato omicidio di Noemi

 

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 Redazione – Valentina Casa e Tony Essoubtì, madre e patrigno del bimbo ucciso a botte,  compariranno in aula per l’udienza del Tribunale del Riesame, la donna accusata di omicidio per il figlio e l’uomo per il solo tentato omicidio di Noemi.

La madre già in carcere dallo scorso 11 aprile, arrestata nella sua casa di Massa Lubrense dov’era ritornata dopo quella tragica domenica del 27 gennaio scorso, dovrà comparire in contemporanea con il suo convivente Tony Essoubtì Badre. L’uomo che uccise il piccolo Giuseppe massacrandolo prima di botte e poi con la mazza della scopa, nello stesso giorno che la sua compagna varcò il cancello del carcere, è stato il destinatario di una seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere per il solo tentato omicidio di Noemi, reato che non gli era stato contestato al momento del primo arresto. Infatti picchiò anche la ragazzina che poi finì in ospedale e raccontò con lucidità quello che era accaduto quel maledetto 27 gennaio. Sia sulla lucida testimonianza della piccola di quello che era accaduto e sia sulle perizie tecniche, si basa il solido l’impianto accusatorio formulato dal pubblico ministero Paola Izzo della Procura di Napoli Nord, diretta da Francesco Greco. Il tutto dovrebbe passare indenne alla verifica del Tribunale del Riesame, che con ogni probabilità confermerà la detenzione in carcere per i due imputati.

Il legale della donna, Francesco Cappiello, ha preannunciato la richiesta di annullamento dell’ordinanza di custodia in carcere, ed in subordine gli arresti domiciliari per la sua assistita.