Brescia, farmaco antiartrite: persone condizioni migliorate

I ricercatori dell’Università bresciana hanno pubblicano i dati sui primi 100 pazienti con Covid-19

 

Foto tratta da padovaoggi.it

 

Redazione – I ricercatori dell’Università di Brescia hanno pubblicano i dati sui primi 100 pazienti con Covid-19 che sono stati trattati con il farmaco antiartrite Tocilizumab, le condizioni respiratorie sono migliorate o stabilizzate.

Fino ad oggi sono il numero più elevato di persone che sono state trattate con questo farmaco antiartrite, ossia l’Actemra, che fu “sperimentato” e somministrato per la prima volta all’ospedale Cotugno di Napoli il 7 marzo su due pazienti.

Quando erano passate già 24 ore dall’infusione, furono stati evidenziati incoraggianti miglioramenti soprattutto in uno dei due pazienti, che presentava un quadro clinico più severo.

L’interconnessione è stata tra Vincenzo Montesarchio, direttore dell’ Azienda Ospedaliera dei Colli, e quello dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto “Pascale” di Napoli, Paolo Ascierto.

Questo risultato fa seguito ai risultati incoraggianti ottenuti in 20 pazienti in Cina.

I risultati saranno pubblicati sulla rivista Autoimmunity Reviews a luglio. Lo studio, spiega l’Università, “mostra che la polmonite Covid-19 con sindrome da distress respiratorio acuto è caratterizzata da una sindrome iperinfiammatoria e sostiene l’ipotesi che la risposta al Tocilizumab si associ ad un significativo miglioramento clinico”. Anche l’Agenzia italiana del farmaco (Aif) ha avviato uno studio sul tocilizumab, su 330 pazienti, che in questo momento in corso.