Campania, De Luca: “Chiusi fino a giovedì ristoranti ed attività balneari”

Il governatore dice che se si apre lunedì non c’è neanche il tempo per prepararsi alla riapertura

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Foto tratta da egnews.it

 

Napoli – Il governatore Vincenzo De Luca afferma nella consueta diretta su Facebook: “Ristoranti ed attività balneari chiusi fino a giovedì”.

Questo perché se si apre lunedì non c’è neanche il tempo per prepararsi alla riapertura, ovvero a quello che devono ottemperare per i loro locali. Sanificazione e misure.

La Regione Campania “prenderà misure diverse per quanto riguarda la ristorazione e le attività balneari, per dare ai ristoratori il tempo per prepararsi ritengo che sia necessario aprire tutto giovedì e non lunedì. Del resto solo oggi pare che verranno date dal governo le linee guida per le attività economiche di vario tipo. Fino a oggi, infatti, abbiamo avuto solo le linee guida dell’Inail che sono incompatibili con alcune attività economiche”. Spiega il perché: “Sia necessario aprire tutto giovedì e non lunedì, perché lunedì non ci sarà neanche il tempo per fare la sanificazione dei locali, per prepararsi per misure più aperte che la Regione vuole adottare. Se dovessimo aprire lunedì con le attuali linee guida, il 70% dei ristoranti non aprirebbe”.

Quello che il governatore ha sempre ribadito con una certa costanza e che “la Regione vuole aprire il 90% dei ristoranti, aprire tutto, ma per arrivare a questo risultato dobbiamo approvare misure diverse che siano meno restrittive. Vogliamo puntare ad avere una distanza di un metro tra i clienti, ma per averlo stiamo elaborando un protocollo di sicurezza che prevede la collocazione di pannelli protettivi tra un tavolo e l’altro, di plexiglass, di vetro o di plastica lavabile, l’importante è che non sia materiale poroso”.

Sull’apertura di tutto da una frecciatina al Governo e si rifà ad una famosa parola di Totò: “Tutto il lavoro di questi giorni dei vari comitati, controcomitati e sottocomitati è approdato a una conclusione semplice, quella che è riassunta nella parola d’ordine che utilizzava Totò in un film famoso, quando si affacciava dalla finestra di un’ex casa chiusa e diceva: arrangiatevi”.

Perciò la Campania seguirà la sua linea: “Questa è la sintesi del lavoro scientifico e di elaborazione dei mille comitati che abbiamo nominato: arrangiatevi, si salvi chi può. Questa è la mia sensazione, a questo siamo arrivati. In Campania cercheremo di seguire nonostante tutto la nostra linea: riaprire tutto, ma riaprire per sempre, non far finta di riaprire ed essere costretti dopo una settimana a richiudere perché magari esplode il contagio”.

Appunto il contagio che sarà ancora un forte elemento da tenere costantemente sott’occhio, soprattutto per gli arrivi dal Nord, ma farà restare chiusi i confini regionali nel mese di maggio: “Almeno per questo mese, fino a fine maggio, manterremo l’impedimento a entrare in Campania dalle regioni del Nord, ma anche da parte di altre regioni”. Anche se “il governo ha detto che darà margine alle Regioni di maggiore flessibilità, ma è una stupidaggine: se non blocchiamo la mobilità tra regione e regione il contagio rischia di esplodere in tutta Italia”.

Quello che è accaduto il 4 maggio non lo dimentica: “Dal 4 maggio a oggi sono arrivate quasi 25mila persone e non sappiamo ancora quale sarà l’evoluzione dal punto di vista del contagio. Faremo un controllo attento per cercare, per quanto umanamente possibile, di garantire ai nostri concittadini le massime condizioni di serenità.” Ed allora “manterremo l’impedimento ad entrare in Campania, almeno per questo mese non si può entrare se non per motivi di lavoro o salute. Chi va alla ricerca di affetti stabili e dei rapporti con gli amici avrà la bontà di aspettare altri 20 giorni e di non darci fastidio”.