Campania, zona rossa da domenica

Il provvedimento del ministro della Salute, stando sempre a quanto trapela dalla Cabina di Regia, entrerà in vigore dal 15 novembre 2020

Foto tratta da terzobinario.it

Redazione – Manca solo nero su bianco e la Campania da domenica è zona rossa.

Il provvedimento del ministro della Salute, Roberto Speranza, stando sempre a quanto trapela dalla Cabina di Regia, entrerà in vigore dal 15 novembre 2020.

Dopo tutto quello che si era visto in questi ultimi 15 giorni, assembramenti con qualcuno, se non molti, senza la mascherina o che la tenevano abbassata o vicino al braccio, sui lungomari molta gente che passeggiava senza il distanziamento, gli ospedali che sono in codice rosso con i medici che sono stremati, è arrivata dopo qualche tentennamento e qualche discussione, la zona rossa.

Ora a cosa si ci deve attenere secondo quello che recita il Dpcm:

È vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.

Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità.

Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.

Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.

In Campania già il governatore Vincenzo De Luca aveva emanato un’ordinanza con la quale sono state chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi.

Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.

Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.

Nei mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

Ebbene, nel decreto, varato il 4 novembre, si legge che questi lockdown dovranno durare almeno 15 giorni; al termine del 15° giorno dall’adozione delle restrizioni, quindi, verrà valutato se esistono le condizioni per spostare la Regione.

 

GiSpa