Cani monte Faito, ancora una segnalazione tentata aggressione

Dopo quelle che sono avvenute, una nel mese di settembre e l’altra un giorno fa, spunta un altro episodio che questi animali stavano aggredendo un ciclista che stava camminando lungo la strada carrabile

foto tratta dalla pagina di Facebook di Lisa Fiume

Redazione – Sui cani che aggrediscono sul monte Faito c’è un’altra segnalazione di tentata aggressione.

Dopo quelle che sono avvenute, una nel mese di settembre e l’altra un giorno fa, contro dei turisti francesi, spunta un altro episodio che questi animali stavano aggredendo un ciclista che stava camminando lungo la strada carrabile.

La fortuna ha voluto come lo stesso ciclista scrive in un commento sulla pagina di Facebook di Pro Faito Onlus, che gli corsero dietro e lui è riuscito ad invertire il senso di marcia verso la discesa.

Questi cani sono quasi sempre all’ordine del giorno, come è accaduto qualche ora fa con cinque turiste francesi, ferite e poi medicate dagli operatori sanitari del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo.

Ricordando poi quella aggressione avvenuta alla metà del mese di settembre ai due fidanzati che volevano trascorrere una domenica diversa.

Avevano preso la funivia dalla stazione della circumvesuviana di Castellammare di Stabia, ed erano arrivati sul monte Faito e si erano incamminati da soli, poi inizia il dramma perché i cani li attaccarono e li aggredirono, riuscirono a dileguarsi e raggiunsero una casa dove delle persone li accolsero e medicarono il giovane.

Ritornando alla tentata aggressione al ciclista, lo stesso scrive sulla suddetta pagina di Facebook di Pro Faito Onlus, che “tre domeniche fa, sulla strada carrabile e non nei sentieri, salivo in bici, tre maremmani saltarono dalla parte superiore dove c’è un gregge di pecore a stazionare nella scarpata, mi corsero dietro, fortuna volle che riuscii ad invertire il senso di marcia verso la discesa. Ho tre cani a casa, amo gli animali, ma il buon senso e la sicurezza devono prevalere in questi casi”.

Una vicenda che alimenta, una volta di più, i pericoli connessi alla presenza dei maremmani, le cui recenti aggressioni sono ora al vaglio delle forze dell’ordine.

 

GiSpa