Capitale italiana della Cultura, tra le finaliste Procida

Ristretta a dieci la rosa delle città in lizza per il 2022: è l’unica città campana. Il sindaco Ambrosino: “Notizia eccezionale che ci riscalda l’anima”

Foto di Lucia de Luise

di Pasquale Raicaldo (Fonte napoli.repubblica.it)

L’isola di Procida è tra le dieci città finaliste, l’unica della Campania, candidate a diventare Capitale italiana della cultura per il 2022. La giuria nominata dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha comunicato in queste ore i progetti selezionati. Con Procida concorreranno Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo (Treviso), Taranto, Trapani, Verbania e Volterra (Pisa).

“Si tratta di una notizia eccezionale che ci riscalda l’anima e ci fa gonfiare il petto, un arcobaleno di speranza in questo periodo grigio”, commenta il sindaco Dino Ambrosino.

Con il coordinamento di Agostino Riitano, già project manager supervisor di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, l’isola aveva dato vita a un percorso di condivisione di idee con il coinvolgimento della cittadinanza e tavoli di lavoro su inclusione sociale e accessibilità, giovani e nuove tecnologie, turismo culturale e destagionalizzazione. A sostenere la candidatura di Procida – tra gli altri – le università Federico II, L’Orientale, Suor Orsola Benincasa e Luigi Vanvitelli, l’area marina protetta Regno di Nettuno, la stazione zoologica Anton Dohrn, la Camera di Commercio di Napoli e una serie di partner privati.

“E’ stata premiata la nostra capacità progettuale – commenta Riitano – e da oggi Procida, prima isola a candidarsi, può essere fiera di rappresentare la Campania e le piccole isole d’Italia, i Campi Flegrei con la loro storia millenaria e, soprattutto, l’ambasciatrice di una cultura che non isola, come dal claim che avevamo ideato prima della pandemia e che ora diventa ancora più centrale”.

Il dossier – imperniato sulla forte identità marinara dell’isola, che ha da sempre intrigato la letteratura (da Alphonse de Lamartine a Elsa Morante) e il cinema (Procida è, del resto, l’isola del Postino) – ha dunque convinto la giuria (composta da Stefano Baia Curioni, Salvatore Adduce, Francesca Cappelletti, Roberto Livraghi, Cristina Loglio, Franco Iseppi e Giuseppe Pipera): tra le 28 città che avevano superato la prima selezione, c’erano anche Castellammare di Stabia e Padula; non avevano invece superato la prima selezione Capaccio Paestum, Giffoni Valle Piana e Teggiano.

Il prossimo step è l’audizione delle città selezionate nella short list nel prossimo mese di gennaio. Procida esporrà nel dettaglio la sua proposta progettuale. Entro qualche settimana, poi, la scelta definitiva della Capitale italiana della cultura, conferita per la durata di un anno. La città vincitrice riceverà un milione di euro. Negli anni scorsi il titolo è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 (nel 2019 ha coinciso con Matera Capitale europea della cultura). Parma è la Capitale italiana della cultura 2020, prorogata al 2021 come disposto dal Dl Rilancio.

“In tutte le sue edizioni la Capitale della cultura ha innescato meccanismi virtuosi tra le realtà economiche e sociali dei territori. Non è un concorso di bellezza, viene premiata la città che riesce a sviluppare il progetto culturale più coinvolgente, più aperto, innovativo e trasversale”, ha commentato nelle scorse settimane il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

Fonte napoli.repubblica.it