Capitaneria: l’operazione “Costa Gaia” consente vari sequestri

Nel mirino sono finite discariche abusive di rifiuti e scarichi non autorizzati di acque reflue

 

 Redazione – Tra il 28 gennaio e il 22 febbraio 2019 la Capitaneria ha effettuato l’operazione “Costa Gaia” che ha portato a vari sequestri.

Nel mirino sono finite discariche abusive di rifiuti e scarichi non autorizzati di acque reflue, una complessa operazione condotta dalla Direzione Marittima della Campania, sotto il coordinamento del Contrammiraglio Pietro Giuseppe Vella, a tutela del patrimonio naturalistico e dell’ambiente marino e costiero.

L’attività ha riguardato tutto il territorio della Regione con l’ausilio di tutti gli uffici marittimi campani, e sotto la lente di ingrandimento sono finiti gli impianti civili/industriali di depurazione e, più in generale, sul rispetto della normativa in materia di rifiuti, ai sensi del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

L’intensa attività investigativa di polizia ambientale, caratterizzata dalla elevata professionalità dei militari della Guardia Costiera, in collaborazione dei tecnici Arpac ha consentito di portare alla luce e di reprimere numerosi illeciti, sia di carattere penale che amministrativo, in violazione delle norme in materia di scarichi delle acque reflue e di trasporto ovvero abbandono abusivo di rifiuti, con gravi compromissioni dell’ambiente naturale del suolo e del sottosuolo.

La suddetta operazione ha portato al sequestro otto discariche abusive di rifiuti, per un’area complessiva di oltre 32.000 mq, anche numerosi scarichi non autorizzati di acque reflue tra cui, di particolare importanza, quello costituito dalle acque di risulta delle lavorazioni di un mattatoio e di una struttura turistico ricettiva adibita a cure termali.

Alcune delle attività avviate sono tuttora in corso, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, in attesa degli esiti delle analisi dei campionamenti eseguiti.