Capri, minorenne rapinò centro scommesse: in comunità

Nell’abitazione del 16enne i carabinieri rinvenivano marijuana, hashish un bilancino di precisione e il suo telefono cellulare

Redazione – Un minorenne rapinò un centro scommesse ad Anacapri è finito in comunità.

Nell’abitazione del 16enne i carabinieri rinvenivano marijuana, hashish un bilancino di precisione e il suo telefono cellulare

Nella mattina del 18 maggio, i carabinieri della stazione di Capri hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 16enne del luogo.

L’indagine, condotta dai militari della stazione carabinieri di Capri con l’ausilio della contermine stazione di Anacapri e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, ha consentito di raccogliere, a carico del predetto, gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione, in concorso con altro soggetto maggiorenne, di una rapina aggravata, perpetrata in un punto scommesse di Anacapri, nonché dei reati di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.

In particolare, nella serata del 13 gennaio 2023, l’indagato, con l’ausilio di un complice maggiorenne, dopo aver fatto ingresso nel citato centro scommesse con il volto travisato da un passamontagna, si sarebbe impossessato della somma in denaro di 20.000 euro minacciando il dipendente ivi in servizio con un coltello da cucina.

I carabinieri della stazione di Capri identificato nell’immediatezza il 16enne, si recavano presso la sua abitazione ove rinvenivano e sequestravano il coltello verosimilmente utilizzato per compiere la rapina nonché degli indumenti del tutto simili a quelli indossati dal rapinatore nel corso dell’evento delittuoso. In quella circostanza i militari rinvenivano e sequestravano altresì a carico del minorenne 12 grammi di hashish, 0,5 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e il suo telefono cellulare.

La successiva ispezione dello smartphone in uso all’indagato faceva altresì rilevare la presenza di diverse chat dalle quali sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza a suo carico quale autore di svariate cessioni illecite di stupefacente ad alcuni minorenni del luogo.