Caronia, resti ossei compatibili con bimbo 3/4 anni

Questo ha riferito il procuratore di Patti Angelo Cavallo incontrando i giornalisti, al termine del sopralluogo dove è stato effettuato il ritrovamento ma il dna sarà a dire se sono pel piccolo Gioele

Viviana Parisi, procuratore Cavallo: «Tutte le ipotesi sono aperte ...
Foto tratta da video.corriere.it

 

Redazione – Tragico epilogo sul mistero di Caronia perché sono stati trovati dei resti umani compatibili con bimbo 3/4 anni in una zona impervia piena di arbusti e rovi .

Questo ha riferito il procuratore di Patti Angelo Cavallo incontrando i giornalisti, al termine del sopralluogo dove è stato effettuato il ritrovamento ma il dna sarà a dire se sono pel piccolo Gioele, dopo che un volontario li ha trovati intorno alle ore 10.30 circa.

Per 16 giorni in tanti, tra le Forze dell’ordine, Vigili del fuoco ed anche l’Esercito, alla ricerca del bimbo di Viviana Parisi, 43 anni, poi trovata morta, in una zona impervia e quasi inaccessibile, non sono riusciti ad individuarlo. Poi nelle ultime ore l’appello del padre del piccolo che invitava volontari a continuare nelle ricerche, così tra essi c’era un carabiniere in congedo, Giuseppe Di Bello, che con un falcetto, inerpicandosi tra arbusti e rovi ha effettuato la macabra scoperta di questi resti di ossa, sparsi per molti metri e forse trascinati in zona da animali selvatici.

“Sono arrivato sul posto alle 5 del mattino. Abbiamo trovato i resti dove gli altri non avevano cercato”, queste le sue parole, che poi continuano così: “La scoperta è avvenuta intorno alle 10.20 e ho subito dato l’allarme”.ed “è stato un dono di Dio”.

Così ha dato subito l’allarme telefonando ai carabinieri che subito hanno avvertito il procuratore di Patti Angelo Cavallo, che si è recato sul posto insieme al medico legale Elvira Spagnolo, intorno alle ore 12.10 circa. Scendendo per un sentiero che portava in questa zona impervia piena di arbusti e rovi il procuratore di Patti, insieme agli agenti della polizia Scientifica si sono portati dove sono stati trovati questi resti ossei ed anche degli indumenti che erano sparsi per decine di metri.

Dopo molte ore per i rilievi  e l’arrivo di un carro funebre con una cassa da morto, dove poi sono stati posti questi resti ossei, il procuratore Cavallo ha confermato che “abbiamo trovato il corpo di un bambino di circa 374 anni, ma non abbiamo la certezza scientifica che si tratti di Gioele, servono ulteriori accertamenti”. Poi ha sottolineato: “A breve mostreremo alcuni oggetti trovati ai familiari di Gioele per procedere ad un primissimo ragionamento. Poi tutto è demandato agli accertamenti medico legali ed alla comparazione del Dna”. Infine e senza dire oltre il dovuto, afferma: “Ora è il momento di lavorare in silenzio. Stiamo lavorando da 16 giorni e continueremo a farlo per andare a fondo di questa triste storia”.

Una triste storia che ha visto un padre ed un marito straziato da un doppio dolore, quello della morte della moglie e del figlioletto di 4 anni, infatti Daniele Mondello si è gettato sulla cassa e ha iniziato piangendo a battere sul legno. Uno strazio anche per i nonni Paterni del piccolo Gioele, Letterio Mondello e la moglie e la sorella di Daniele Mondello.

Ora sarà l’esame del Dna per avere la conferma definitiva che i resti ossei trovati a circa 200 metri dall’autostrada Messina-Palermo appartengano al piccolo Gioele.

GiSpa