Chiusura centro di igiene mentale: per il no petizione online

È stata lanciata sulla piattaforma change.org ai politici campani per scongiurarne la soppressione

 

 Sorrento – È una vera e propria emergenza quella della chiusura del centro di igiene mentale di via del Mare ed è stata lanciata sulla piattaforma change.org una petizione online ai politici campani per scongiurarne la soppressione.

Dal primo marzo l’Asl Napoli 3 Sud ha deciso di abbandonare, ritenendolo “inadeguato alle esigenze dell’attività psichiatrica” e così la struttura che ospita undici pazienti psichiatrici gravi, ora rischiano di essere trasferiti tra Castellammare e Terzigno, dove ci sono più di mille persone affette da disturbi di vario tipo. Perciò già da tempo in molti si stanno attivando per non far trasferire questi pazienti lontano dalla loro zona e da un ambiente geografico e sociale in cui ormai sono inseriti, per cui nel quasi contempo del sit-in effettuato in piazza Tasso, in occasione dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonino, è partita questa petizione online ai politici campani.

Infatti si legge sulla piattaforma change.org: “Non vogliamo la chiusura del Centro di Salute mentale di Sorrento con la conseguente “deportazione” degli 11 pazienti della casa famiglia ormai integrati nella realtà sociale e geografica di Sorrento. Il centro, inoltre, presta sostegno psicologico e psichiatrico a circa 1200 persone della Penisola Sorrentina e di parte della Costiera Amalfitana.
Chiediamo lo spostamento del centro da Via Del Mare (contratto di locazione onerosa per l’ASL) alla sede pubblica (senza aggravi per la collettività) ex A.R.I.P.S sita in via degli Aranci a Sorrento.
Tutti felici! Ospiti della casa famiglia, pazienti e la collettività che non dovrà più sostenere costi di locazione magari investendo i soldi nel potenziamento dei servizi del centro di salute mentale stesso.” Queste sono le parole scritte ed indirizzate al governatore campano Vincenzo De Luca, al sindaco metropolitano Luigi de Magistris ed ai primi cittadini dei sei Comuni della penisola sorrentina, per arrivare alla non chiusura ma di spostare questi pazienti nell’edificio dell’ex Arips, dove al momento trovano spazio alcuni uffici del Piano sociale di zona, in via degli Aranci. Ed inoltre nella giornata del 15 febbraio un gruppo di familiari dei pazienti, non solo ha dato vita a questo sit-in, ma hanno protestato in silenzio in segno di rispetto nei confronti del patrono della città, limitandosi ad esporre due striscioni con su scritto “No alla chiusura del centro di igiene mentale di Sorrento”. Ora che il problema si è fatto acuto si stanno interessando i sindaci della penisola sorrentina che, coordinati dal primo cittadino di Meta e consigliere metropolitano Giuseppe Tito, entro qualche giorno si dovrebbero riunire per discuterne in un summit dal quale si attende una svolta per il futuro della struttura sanitaria di via del Mare.

 

GISPA