Circum, individuati gli stupratori dell’ascensore

La 24enne di Portici li ha identificati e davanti agli inquirenti la sua è stata una testimonianza forte e lucida

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Redazione – La 24enne di Portici ha riconosciuto gli stupratori dell’ascensore della stazione della Circumvesuviana  e davanti agli inquirenti la sua è stata una testimonianza forte e lucida.

Il trio, tutti tra i 19 e 18 anni, avevano già tentano una volta in modo violento e brutale, un tentativo di violenza purtroppo non denunciato dalla vittima, così quando l’hanno rincontrata ci hanno riprovato ed il tentativo è andato a buon fine.

Ritrovandola nella stazione hanno finto di essere amici, chiedendo il suo perdono, provando a riparare l’offesa ed è stato l’inizio dell’incubo, nel vano ascensore per i portatori di handicap, in una sorta di anfratto ricavato tra scaloni e ringhiere metalliche della stazione sangiorgese, hanno perpetrato il loro misfatto.

La studentessa di buona famiglia, amante del teatro e pienamente inserita nel contesto civile napoletano, quando è stata ‘liberata’ è tornata nella zona dei binari, si è seduta su una panchina ed ha iniziato a piangere, un ragazzo le si è avvicinato l’ha aiutata a contattare la madre. Davanti agli inquirenti la giovane porticese ha motivato che era senza forze, non riusciva neppure ad urlare, era annientata dalla paura, temeva che la picchiassero, era completamente incapace di reagire. In sintesi quello che ha raccontato agli inquirenti ma è stata una testimonianza forte, lucida, che ha fatto leva anche sulle immagini ricavate dalle telecamere della stazione e su alcune fotografie ricavate da Facebook. Dopo poco tempo l’inchiesta macina i primi sviluppi ed all’alba il trio di San Giorgio (Alessandro Sbrescia, Raffaele Borrelli, Antonio Cozzolino), finisce in cella, accusati di violenza sessuale di gruppo, per giunta nei confronti di una ragazza fragile, molto delicata, quindi in condizioni di difesa minorata.

L’inchiesta portata avanti dai pm firmano la richiesta di convalida degli arresti e poi ci sarà il faccia a faccia dei tre presunti stupratori con il gip, che potranno difendersi e dimostrare la propria innocenza di fronte ad accuse tanto gravi.