Circumvesuviana, invitate le organizzazioni sindacali

Le stazioni sono state chiuse per lo sciopero ad oltranza, nella giornata del 22 marzo convocato un tavolo per trovare una soluzione

 

 Redazione – Una giornata per la Circumvesuviana di pieno caos a causa dello sciopero ad oltranza degli addetti alle stazioni che sono state chiuse, nella giornata del 22 marzo sono state convocate le organizzazioni sindacali.

Molta pazienza e molta rabbia per gli utenti che dovevano prendere i treni della ex Circumvesuviana per arrivare nelle zone come San Giorgio a Cremano, Sarno e Poggiomarino, che sono stati sostituiti da servizi con bus. Infatti il servizio è stato sospeso sulle tratte Napoli-Sarno (via Ottaviano), Torre Annunziata-Poggiomarino (via Scafati) e Napoli-San Giorgio a Cremano (via Centro Direzionale). Così sono entrati in funzione degli autobus, ma sembrano che siano serviti a poco, perché la massa delle persone interessate è notevole ed i mezzi su gomma debbono fare i conti con il traffico congestionato. Chi doveva raggiungere i luoghi di lavoro e gli studenti gli edifici scolastici, vi sono arrivati con notevole ritardo, per cui è montata la rabbia specialmente sul noto social Facebook. Utenti che denunciano i pesanti disagi ma mettono in evidenza anche la situazione molto degradata di alcune stazioni: c’è chi posta la foto di siringhe a terra nella stazione di Moregine, tra i comuni di Pompei e Castellammare di Stabia, o chi evidenzia “lo stato di degrado di quella di San Vitaliano”, nel Nolano.
Il malumore regna anche tra i viaggiatori che devono recarsi a Sorrento, la tratta che non è interessata allo sciopero, perché ci sono stati notevoli ritardi.

Dal canto suo l’azienda che gestisce il servizio ferroviario delle linee che si inerpicano intorno al Vesuvio e quella che va fino a Sorrento, ha emesso un comunicato in cui il presidente De Gregorio afferma: “Ancora oggi pesanti disagi alla circolazione sulle linee vesuviane. Propongo un atto di responsabilità da parte dei lavoratori e della direzione aziendale. Non penalizziamo ulteriormente gli  utenti. Abbiamo riconvocato un tavolo per domani alle 14 con le organizzazioni sindacali per trovare una soluzione condivisa, che appare possibile. Ragionevolezza e responsabilità da parte di tutti nell’interesse degli utenti. L’azienda auspica la contestuale cessazione della protesta per consentire un sereno al confronto al tavolo”.

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, seccamente ha dichiarato di “comportamenti sindacali irragionevoli ed eccessivi. Se nell’ambito di un accordo aziendale uno chiede 350 euro di straordinario, non è un accordo sindacale, ha un altro nome e questo non può essere accettato”.

GISPA