Controlli a tappeto dalla CP sulla pesca

Tutto per reprimere le attività illecite

Nelle ultime settimane, una intensa attività di controllo volta alla repressione delle attività illecite sulla filiera della pesca è stata eseguita su scala regionale da parte del personale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera della Campania. L’operazione, disposta dall’ammiraglio ispettore Pietro Vella Direttore Marittimo della Campania ha l’obiettivo di garantire il consumatore finale ed il rispetto delle vigenti disposizioni sugli scambi commerciali, sulla tracciabilità ed etichettature dei prodotti ittici, il rispetto delle norme tecniche sulle attività di cattura per la tutela degli stock ittici, dell’ecosistema e la verifica della correttezza delle attività di commercializzazione all’ingrosso di prodotti. La Guardia costiera, trattandosi di prodotti destinati al consumo umano, è molto attenta e scrupolosa, nella prevenzione e nella repressione dei reati e degli illeciti a tutela della salute.

Rilevanti attività sono state realizzate su tutto il territorio della Campania sotto il coordinamento del Centro di Controllo Area Pesca con sede a Napoli. I serrati controlli hanno visto impiegati uomini e mezzi navali che hanno effettuando complessivamente controlli presso rivenditori di prodotti ittici, ispezioni ad unità da pesca ed altre 25 ad unità da diporto in attività di pesca sportiva, 32 controlli a pescatori non professionali, gli stessi hanno portato all’elevazione di 18 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 22.700 euro, 22 sequestri amministrativi di quasi 1.660 kg di prodotti ittici nonché oltre 3.600 metri lineari di rete da posta illecite ed attrezzatura varia da pesca.

Il personale della Guardia Costiera di Napoli, nei giorni scorsi è intervenuta a verificare alcune segnalazioni inerenti illeciti relativi alla cattura e commercializzazione di specie protette. Gli interventi realizzati, previa acquisizione di informazioni raccolte sul territorio, sono stati effettuati in collaborazione con l’omologa sezione del commissariato della Polizia di Stato competente per territorio. In totale sono stati impiegati 10 militari e 3 veicoli per controllare alcuni punti vendita di prodotti ittici in località Soccavo di Napoli. I controlli, protrattisi per l’intera mattinata, hanno consentito di rilevare alcune violazioni relative alla tracciabilità del pescato che veniva prontamente posto in sequestro.

I militari della Guardia Costiera hanno pertanto provveduto ad elevare ai rispettivi gestori delle pescherie controllate, responsabili delle violazioni riscontrate, alcuni verbali di contestazione e comminate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di circa 4mila euro con relativi sequestri di una quantità di circa 100 chilogrammi di pescato, tra pesce e molluschi bivalvi, in quanto privi della necessaria e prevista documentazione inerente la tracciabilità, la cui vendita poteva generare danni per la salute pubblica.

Inoltre nella notte di ieri, nelle acque portuali di Napoli, le Unità Navali della Guardia Costiera hanno sorpreso alcuni barchini con a bordo pescatori di frodo, intenti a raccogliere molluschi nel fondale del porto a ridosso delle navi ormeggiate in banchina. Alla vista delle motovedette, i pescatori di frodo hanno cercato di sottrarsi al fermo ed in barba alle segnalazioni acustiche e visive delle unità navali hanno tentato di raggiungere le banchine poco distanti. Inseguiti dalle motovedette, venivano fermati successivamente in banchina dalle pattuglie del Nucleo di Polizia Giudiziaria coordinato dalla locale sala operativa. Ai responsabili venivano comminate sanzioni per circa 3mila euro e sequestrato e distrutto il pescato (circa 40 Kg) raccolto in zona vietata e privo di qualunque preventivo controllo sanitario, sarebbero state sicuramente destinato al mercato nero con il conseguente pericolo per la salute dei consumatori.

Ad Ischia, invece, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo ha sequestrato una rete da pesca da posta di circa 700 metri di lunghezza posizionata all’interno dell’Area marina protetta Regno di Nettuno, l’intervento riuscito anche grazie alla segnalazione e al supporto di alcuni sub in escursione alla “secca delle formiche”.

La Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, ha effettuato un’attività con la motovedetta CP 532 nel tratto di mare denominato “Banco di Santa Croce” antistante il Comune di Vico Equense andando a rilevare la presenza di una unità da diporto con due persone a bordo intente alla pesca in area vietata. I trasgressori sono stati identificati e agli stessi veniva comminata una sanzione di 2mila euro e il sequestro dell’attrezzatura da pesca utilizzata.

Il personale dell’Ufficio Ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro, presso un rivenditore all’ingrosso di prodotti ittici nel Comune di Santa Marina (SA), accertava che circa 1.500 kg di prodotti ittici vari venivano detenuti all’interno di celle frigo, senza che fosse possibile risalire alla sua provenienza, atteso che era privo della prescritta documentazione obbligatoria sulla tracciabilità. Per quanto sopra veniva elevato un verbale amministrativo per un importo di 1.500 euro con conseguente sequestro amministrativo.

Lo stesso personale, durante un pattugliamento della costa a largo del Comune di Sapri, accertava la presenza in mare di 2 reti da pesca prive di segnalamenti marittimi previsti e della marcatura di identificazione, per tale motivo si provvedeva al sequestro amministrativo delle stesse contro ignoti.

Infine il personale della Guardia costiera di Salerno nell’ambito della Campagna per il controlli della pesca del Tonno Rosso nazionale ha controllato tutte le unità che operano nel porto di Salerno che costituiscono quasi l’intero naviglio nazionale destinato alla pesca di tale specie protetta (16 unità su un totale di 19 operano infatti a Salerno). E nel periodo di pesca autorizzata del tonno rosso che per le tonnare a circuizione è ricompreso tra il 26 maggio ed il 1° luglio 2020, ad oggi, sono stati controllati e pesati tutti i tonni sbarcati in porto a Salerno, (quasi 1.000 tonni) – controlli anche finalizzati a verificare il rispetto delle quote assegnate.

In alcuni casi le violazioni di alcuni operatori di mercato senza scrupoli avrebbe potuto, se il personale della Guardia Costiera non avesse operato per tempo, dar corso a numerose condotte illecite in dispregio delle più elementari norme che tutelano la salute pubblica e la regolarità della commercializzazione delle specie ittiche a salvaguardia dell’ecosistema marino.

Nelle prossime settimane la delicata attività di vigilanza sulla filiera della pesca proseguirà con assoluta fermezza e meticolosa sistematicità da parte della Autorità Marittima.