Coronavirus, appello delle case di riposo della Costiera

Le 4 Strutture per Anziani della Penisola Sorrentina (Soggiorno S.Antonio, Casa Albergo Santa Maria del Lauro, Casa di Riposo San Michele e Casa di Risposo San Giuseppe) fanno fronte comune per segnalare le problematiche che stanno affrontando a seguito dell’emergenza

Costiera sorrentina – Con una lettera indirizzata al Coordinatore del Piano Sociale di Zona e all’Ufficio Prevenzione dell’ASL Napoli 3 Sud, le 4 Strutture per Anziani della Penisola Sorrentina (Soggiorno S.Antonio, Casa Albergo Santa Maria del Lauro, Casa di Riposo San Michele e Casa di Risposo San Giuseppe) fanno fronte comune per segnalare le problematiche che stanno affrontando a seguito dell’emergenza Covid-19. Le pressanti esigenze ed i notevoli rischi cui sono esposte in virtù del ruolo di strutture dedicate alle fasce deboli degli anziani, sono ormai note a tutti perchè riguardano l’intero territorio nazionale ma, nel caso specifico della Panisola Sorrentina, il rischio di contagio sta diventando elevatissimo. Onde evitare che le 4 strutture per anziani diventino focolaio Covid, con relativa diffusione del virus tra gli operatori e, a catena, tra i familiari di questi ultimi, i Direttori delle 4 Case di Riposo hanno segnalato la necessità di 4 tipi di supporto assolutamente utili e necessari alla prevenzione dei contagi. Il primo riguarda la gestione del rischio: urgono dispositivi di protezione che mancano e sono, al contempo, di difficile reperimento. A riguardo, occorre segnalare che alcuni Sindaci, con notevoli sforzi, hanno fornito un primo lotto di mascherine che però non coprono le esigenze reali. Infatti, mancano tutti quei presidi necessari per la gestione di un eventuale anziano in quarantena; presidi che dovrebbero tutelare l’anziano ma anche l’operatore e l’intera struttura. Il secondo riguardala gestione delle emergenze sanitarie: le Case di Riposo, per l’elevata fragilità delle persone che ospitano, sono soggette a frequenti emergenze con conseguente chiamata a Pronto Soccorso – 118. Tali interventi risultano essere ad elevatissimo rischio di contagio sia al momento della gestione dell’emergenza che al rientro dell’anziano presso la Casa di Riposo. La richiesta all’ASL Napoli 33 è quella di istituire un presidio medico/infermieristico dedicato alle sole Case di Riposo da convocare precedentemente o alternativamente al 118, al fine di cercare di ridurre il rischio di contagio ma anche per alleggerire il carico di utenza presso i pronto soccorsi della Penisola. A ciò si aggiunge anche la risposta dell’Associazione Medici Penisola Sorrentina “Franco Cappiello” che evidenzia l’impossibilità di effettuare visite mediche presso le Case di Riposo poiché sprovvisti dei dispositivi di protezione atti a tutelare gli ospiti ed i medici stessi. Il terzo riguarda la prevenzione ed i tamponi: la richiesta è di prevedere tamponi periodici per tutto il personale (medici, infermieri, operatori) delle strutture per anziani. Il quarto riguarda l’aspetto economico: queste strutture sono ormai al collasso: le spese di personale e materiali causate dall’emergenza coronavirus sono ingenti ed è impensabile chiedere pagamenti extra agli ospiti. Pertanto, la richiesta delle 4 Case di Riposo della Penisola è rivolta agli Amministratori Comunali affinché, a fronte degli aiuti economici diretti da parte del Governo, riservino al più presto una quota da devolvere alle Strutture per Anziani in quanto sarà praticamente impossibile reggere le spese del mese di Aprile. Purtroppo sembra che di Case di Riposo si parli solo in occasione dell’emergenza Covid-19 senza tener presente che si tratta di realtà essenziali a cui lo Stato non fornisce sovvenzioni e che riescono a sopravvivere anche grazie ai tantissimi volontari che si dedicano alla cura dei nostri anziani e che sono di grosso supporto a tutti gli operatori che già forniscono un servizio full day.