Coronavirus, Asl Napoli 3 Sud pronta a riaprire hub vaccinali: uno in costiera sorrentina

Con il boom di contagi il governo Draghi e pronto ad un cambio di rotta così come l’azienda sanitaria che comprende la zona vesuviana, stabiese e sorrentina.

Redazione – Con l’ascesa dei contagi del Covid l’Asl Napoli 3 Sud è pronta a riaprire gli hub vaccinali, uno anche in costiera sorrentina.

Con il boom di contagi il governo Draghi è pronto ad un cambio di rotta così come l’azienda sanitaria che li riaprirà nella zona vesuviana (Torre del Greco e nolano), stabiese (Castellammare di Stabia) e sorrentina.

Se la prossima settimana ci sarà l’ok da parte dell’Ema, le autorizzazioni a stretto giro da di Aifa e del ministero della Salute, per gli over 60 italiani sarà obbligatoria la quarta dose.

Come paventano le stime delle regioni, in autunno, le richieste di vaccinazioni dovrebbero aumentare ancora con l’arrivo dei vaccini aggiornati e si valuta di riaprire le strutture chiuse nei mesi scorsi o di rafforzare l’operatività dei centri che non si sono mai fermati. In tal senso hanno già dichiarato di essere disposti a muoversi: la Campania, la Calabria, la Basilicata, il Piemonte, il Friuli ed il Lazio.

Per gli over 60 e gli over 80 il sistema farà riferimento ai medici di base, alle farmacie ed ai centri vaccinali in alcuni ospedali: intanto le vaccinazioni viaggiano al ritmo di 1500-2000 vaccini al giorno. Una cifra molto lontana da 70mila che si iniettavano nelle hub vaccinali.

Il direttore del reparto di epidemiologia dell’Iss, Patrizio Pezzotti, sottolinea: “L’epidemia è in fase acuta ed espansiva. L’indice di trasmissibilità è 1,40, molto sopra la soglia epidemica. Questo indica un’epidemia in fase acuta, con un forte aumento dei casi. Anche il cosiddetto Rt augmented, anche se in leggero calo, rimane sempre molto sopra l’1, e quindi segnala comunque una fase espansiva”.

E conclude: “L’indice Rt viene calcolato sui casi sintomatici di 2 settimane fa, (dati consolidati), mentre l’Rt augmented, che si riferisce invece ai dati della settimana scorsa, si basa su dati che possono essere ancora non consolidati per ritardi di notifica”.

Probabilmente il picco dell’epidemia dovrebbe arrivare fra circa dieci giorni, ossia intorno al 20 luglio.

GiSpa