Coronavirus, la linea dura di Trump: gli USA blinda e chiude all’Europa

Trenta giorni di stop ai viaggi in Europa

 

President Donald Trump speaks in an address to the nation from the Oval Office at the White House about the coronavirus Wednesday, March, 11, 2020, in Washington. (Doug Mills/The New York Times via AP, Pool)

 

di Luca Marfé (Fonte ilmattino.it)

Trenta giorni di stop ai viaggi in Europa.

In un drammatico discorso alla nazione, Donald Trump prende (finalmente) atto della gravità della situazione e blinda gli Stati Uniti.

Potrebbe essere, però, già troppo tardi.

Si salva soltanto il Regno Unito, più per ragioni estetiche legate al rilancio dell’amicizia post Brexit, ma i numeri continuano a salire e non lasciano presagire nulla di buono.

1272 soggetti positivi al coronavirus, 38 morti, 43 Stati e il Distretto di Columbia coinvolti e 70 persone rimpatriate dall’Oriente.

Statistiche comunque fittizie, falsate dall’elevato costo dei tamponi, dalla scarsità dei test dunque eseguiti e più in generale da una soglia dell’attenzione nei confronti del fenomeno ancora molto scarsa.

Cronaca di un disastro annunciato che il tycoon deve aver preso quanto meno sottogamba.

Con il terremoto delle borse e dell’economia già in atto e con la possibile catastrofe sanitaria alle porte.

L’amministrazione Trump teme per il destino degli americani e trema in chiave Casa Bianca 2020.
Corre così ai ripari, stanzia fondi straordinari per controlli e ricercaspera nel vaccino e non manca di puntare il dito dritto contro la Cina che accusa platealmente di aver provato ad insabbiare tutto.

Ma la ricerca di un colpevole, vero o presunto che sia, non sanerà né le persone né il quadro a stelle e strisce.
Né salverà lo stesso Trump dal “cigno nero” di un’imprevedibile ma oramai possibile disfatta elettorale.

 

Fonte ilmattino.it