Coronavirus: negli alberghi scattano le misure speciali

Si teme un calo dei flussi di vacanzieri per la stagione 2020 e se ne si parlerà la prossima settimana alla Bit (Borsa Internazionale del Turismo) in programma a Milano

 

 Risultato immagini per federalberghiRedazione – Il Coronavirus fa scattare le misure speciali negli alberghi, ma Federalberghi prevede un calo dei flussi di vacanzieri per la stagione 2020.

Di questo calo se ne parlerà la prossima settimana alla Bit (Borsa Internazionale del Turismo) in programma a Milano.

Gli hotel, nei casi di sintomi evidenti, tosse e febbre, chiederanno ai clienti provenienti dalle regioni più colpite dal contagio di misurare la temperatura, ma il virus cinese ha già fatto scattare, specialmente per Napoli, centinaia di disdette da parte dei vacanzieri e si fanno già i conti con i mancati introiti derivati dall’emergenza sanitaria.

Questa emergenza, come spiega Federalberghi Napoli “ha intaccato un mercato turistico in espansione in città come quello cinese”, che ha diffuso un vademecum anti-contagio nelle sue strutture. Per quel che riguarda il fatto delle misure che saranno adottate negli hotel, il presidente di Federalberghi Napoli Antonio Izzo, ribatte che ai clienti provenienti dalla zone colpite dal virus: “di misurare la temperatura. Non bisogna creare allarmismi, ma fare attenzione per aumentare la serenità del personale“. Sono dei giorni di preoccupazione per questa situazione che si è creata a causa della diffusione su scala globale del virus, perciò Federalberghi ha diffuso un vademecum: “Proteggi te stesso e chi ti sta vicino dal contagio”. Lo stesso presidente Izzo spiega: “Se arriva un cliente dalla Provincia dell’Hubei o da una delle zone più colpite, e se presenta sintomi evidenti, scatta una profilassi speciale. Se una struttura è dotata di strumentazione, può facoltativamente chiedere al cliente di misurare la temperatura. Se ci sono i sintomi del Coronavirus, l’albergatore è invitato a chiamare immediatamente le autorità sanitarie ed a richiedere il test. In caso di prenotazione online tramite portali online c’è un problema irrisolvibile per noi, perché l’identificazione avviene solo al check-in. In casi estremi, e solo in presenza di sintomi evidenti, l’albergatore potrebbe anche decidere di rifiutare il soggiorno per tutelare gli altri ospiti e il personale. Il problema si sta riducendo, vista la chiusura degli aeroporti. E riguarderebbe chi è stato esposto al contagio nelle zone più colpite ed è rientrato in Europa settimane fa”.

Per quel che riguarda la costiera sorrentina, interviene Paolo Durante, tour operator di Sorrento: “A fronte di una media di circa 300 richieste di soggiorni quotidiane arriviamo a stento alla metà”. Mentre per Costanzo Iaccarino, presidente regionale di Federalberghi: “La preoccupazione per il futuro è innegabile e le ripercussioni su arrivi e presenze sono evidenti”.

GiSpa