Il coronavirus si è diffuso a settembre

 Ha tre varianti, ed è nato in una regione del Sud della Cina, non ha Wuhan

 

Foto tratta da ilmessaggero.it

 

Redazione – Il Covid-19 si è diffuso a settembre ed ha tre varianti, è nato in una regione del Sud della Cina ma non ha Wuhan.

Come affermano i ricercatori l’epidemia è iniziata tra il 13 settembre ed il 7 dicembre, ben circa due mesi, se si considera che il primo caso noto di coronavirus è stato riportato il 17 novembre, quando ad un 55enne della provincia di Hubei vicino a Wuhan è stato diagnosticato il Covid-19.

In tutto questo lasso di tempo mentre incontrava le resistenze del sistema immunitario umano, ha avuto un mutamento veloce, così gli scienziati per cercare di “inseguire” la sua corsa folle hanno studiato la mutazione dei geni del virus ed usato un algoritmo matematico che mostrava diversi scenari.

Il genetista Peter Forster dell’Università di Cambridge ha effettuato uno studio che è stato pubblicato dalla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), esso è stato effettuato solo su 160 ceppi isolati, ma non è ancora certificato dalla comunità scientifica, però apre nuovi scenari sulla pandemia coronavirus.

Lo stesso genetista afferma che il coronavirus non è partito da Wuhan ma dal sud della Cina, ma le prove possono arrivare soltanto dall’analisi di ulteriori pipistrelli, esso potrebbe essere mutato nella sua forma finale mesi fa, ma è rimasto all’interno di un pipistrello o di un altro animale o addirittura degli uomini per diversi mesi senza infettare altre persone.

Parlavamo che il Covid-19 ha tre varianti: A,B,C. I ceppi campionati negli USA ed in Australia erano geneticamente più vicini ad un virus proveniente da pipistrello rispetto a quelli dell’Asia orientale, mentre il principale di tipo europeo di virus sembra derivare da una variante di quello dell’Asia orientale. In Cina ed a Wuhan, da dove si sarebbe diffusa ufficialmente la pandemia era più diffuso il virus del ceppo B, in circolazione fino alla vigilia di Natale. Quello di ceppo A lo si è trovato in 11 campioni trovati nei pazienti del Guangdong, a circa 500 miglia da Wuhan.

In Europa il ceppo che si è diffuso e di tipo C, ed è derivato del tipo B.

Fino ad oggi gli scienziati non sanno come il virus abbia fatto il “salto” dal pipistrello all’uomo.

Si può solo ipotizzare che il virus sarebbe mutato anche perché dai pipistrelli è passato all’uomo attraverso i pangolini, dei piccoli mammiferi che mangiano formiche le cui squame sono molto apprezzate nella medicina tradizionale cinese. Ma si tratta in realtà soltanto di ipotesi.

I ricercatori hanno deciso di estendere l’analisi a oltre mille campioni per avere maggiori prove a sostegno delle nuove tesi sulla nascita e la diffusione del coronavirus.