Costiera, una medusa trascina plastica: è allarme

La foto di Marco Gargiulo ha fatto il giro del web e lascia una grande preoccupazione

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Costiera sorrentina – La foto di Marco Gargiulo di una medusa che trascina tra i suoi tentacoli una busta di plastica ha fatto il giro del web e lascia una grande preoccupazione ma anche un grande allarme.

Nel mare della Terra delle sirene, ha scattato questa foto il fotografo e biologo sorrentino che fa vedere questa medusa che gironzola nello specchio d’acqua davanti a Puolo,  al confine tra i Comuni di Sorrento e Massa Lubrense, che nel 2018 sono stati premiati con la Bandiera blu per la pulizia del mare e per l’alta qualità dei servizi offerti ai bagnanti.

Marco Gargiulo inizia ad immergersi con autorespiratore nell’estate del 1974 e da allora frequenta le acque del Mar Mediterraneo, in ogni periodo dell’anno, per immortalare la segreta vita dell’habitat sottomarino. Inizia undicenne (1979) insieme al fratello Arturo, a scattare le prime foto subacquee con la Nikonos III, partecipa da allora con successo a numerose gare di fotografia in estemporanea e a concorsi nazionali ed internazionali.

Dopo alcuni anni di lontananza ritorna alle competizioni, dopo aver fondato nel 2009, insieme ad amici subacquei, il Poseidon Team A.S.D., del quale ricopre la carica di responsabile del settore Fotografia Subacquea e Vice Presidente.

Collabora con le riviste del settore pubblicando articoli di biologia marina e reportage di viaggio. È membro della I.U.P.S. (Italian Underwater Photography Society) con cui collabora come webmaster, editore e moderatore del sito web www.fotosub.net

Appena libero dagli impegni lavorativi, complice il bel tempo, soprattutto in inverno, si estrania nel silenzio e nell’oscurità della notte, per immergersi con la sua fotocamera, alla ricerca di sempre nuove emozioni, in compagnia dei magnifici abitanti del mare.

Ed immergendosi ha scattato questa foto che fatto il giro del web, ed ha avuto migliaia di  condivisioni ed altrettanti gli allarmi lanciati sui social network da amanti della natura e associazioni.

Questa foto ha acceso i riflettori su un grave problema che attanaglia il mare Mediterraneo, quello della plastica che per dissolversi ci vogliono anni ma che distrugge anche gli abitanti della grande distesa blu.

I numeri stilati dei dati dal Wwf Italia sono impietosi: 95 per cento è la quota di plastica contenuta nei rifiuti che soffoca habitat e specie; 1mln e 250mila frammenti per chilometro quadrato è la concentrazione record di microplastiche nel Mediterraneo, quasi quattro volte superiore a quelle registrate nell’isola di plastica del Pacifico settentrionale; oltre il 90 per cento dei danni provocati dai nostri rifiuti alla fauna selvatica è dovuto alla plastica; 134, infine, sono le specie vittime di ingestione da plastica nel Mediterraneo.

Contro l’utilizzo della plastica l’Italia già si è messa in moto: dal 1° gennaio 2011 vietando l’utilizzo di shopper per la spesa, dall’inizio del 2018 quello di sacchetti ultraleggeri per alimenti, quello dei bastoncini cotonati non biodegradabili dal 1° gennaio 2019, e per finire quello di microplastiche nei cosmetici a partire dal 1° gennaio 2020.

 

GISPA