Costiera sorrentina, anziani truffati: donna ammanettata

È stata prelevata dai Carabinieri della Compagnia di Sorrento a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica

ANSA / CIRO FUSCO

Costiera sorrentina – Due anziani truffati dalla stessa donna che è stata arrestata.

Il modus operandi è sempre quello: del finto nipote e consegnano soldi, gioielli e libretti postali. Nella mattinata di oggi, a Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno arrestato una donna del luogo, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica.

L’attività d’indagine, svolta dai militari della Stazione Carabinieri di Vico Equense e di Piano di Sorrento e coordinata da questa Procura della Repubblica, ha consentito di raccogliere a carico della donna gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione, in concorso con altre persone allo stato non identificati, di due reati di truffa aggravata dall’età avanzata delle vittime.

Secondo la ricostruzione investigativa, lo scorso 10 novembre 2022, l’indagata avrebbe truffato nella medesima giornata sia un 83enne di Vico Equense che un 72enne di Piano di Sorrento, facendosi consegnare, dal primo, la somma in contanti di 1.000 euro e la carta libretto postale e, dal secondo, un orologio Rolex e un orologio Bulova del valore di circa 2.000 euro.

Le vittime dapprima erano state contattate per telefono da un soggetto che aveva finto di esserne il nipote ed aveva chiesto loro di preparare una somma di denaro da consegnare ad un corriere per il ritiro di un pacco e successivamente erano state raggiunte da una donna che aveva ritirato il denaro e gli oggetti su indicati.

L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona ha consentito ai Carabinieri delle Stazioni di Vico Equense e di Piano di Sorrento di pervenire con elevata probabilità alla identificazione della donna, la quale, nella data delle truffe, si trovava nei pressi dei luoghi di commissione delle stesse ed è stata riconosciuta, mediante individuazione fotografica, dalle vittime dei reati.