Covid, cinque regioni diventano zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Umbria, Liguria e Toscana La Campania (per ora) resta area gialla

La giornata di domani sarà dedicata interamente alla situazione campana

Lunedì 9 Novembre 2020 (Fonte ilmattino.it)

AbruzzoUmbriaBasilicataLiguria e Toscana passano nella zona Arancione. «Gli effetti del provvedimento che il ministro della Salute Roberto Speranza si appresta a firmare avranno decorrenza da mercoledì». Ad anticiparlo, con un tweet, il presidente della Regione Abruzzo Marco MarsilioSulla base dei dati elaborati dalla Cabina di regia – che si è riunita oggi – il ministro dovrebbe firmare in serata un’ordinanza che sarà in vigore appunto da mercoledì 11 novembre. Dovrebbe essere inoltre confermata in area rossa la provincia di Bolzano. Al momento c’è ancora attesa per eventuali nuove zone rosse. È in atto infatti una ulteriore verifica dei dati epidemiologici che riguarderà tutte le altre Regioni italiane. La giornata di domani sarà dedicata interamente alla situazione della Campania.

La conferma del governatore Toti

«La Liguria da mercoledì 11 novembre diventerà zona arancione per i prossimi 14 giorni. Me lo ha appena comunicato il ministro Speranza», ha postato successivamente il governatore Giovanni Toti confermando l’inserimento della Liguria in zona arancione.

«Pur rimanendo perplesso sulla differenza di trattamento rispetto alla scorsa settimana, a fronte di numeri più o meno simili, ritengo sia doveroso non entrare in polemica con il Governo e prendere atto di questa decisione – ha scritto Toti – Indubbiamente i nostri ospedali sono sotto forte pressione, il mondo medico chiede interventi e in queste situazioni riteniamo che il criterio di prudenza debba sempre prevalere».

COSA PREVEDE

Nell’area arancione è consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22, senza necessità di motivare. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Inoltre sono vietati, 24 ore su 24, i trasferimenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune). Sono comunque consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. È consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.

L’annuncio in consiglio del sindaco di Firenze 

«Ho appena parlato col ministro della salute Roberto Speranza che mi ha ufficialmente riferito che la Regione Toscana è entrata nella zona arancione, in quanto sono stati raggiunti i livelli che prevedono il passaggio a questa seconda fascia. Insieme alla Toscana vi sono altre regioni: il ministro prima di chiamarmi ha ovviamente parlato col presidente Giani. Credo che il nuovo regime restrittivo partirà da mercoledì», ha detto intervenendo in Consiglio comunale, il sindaco di Firenze Dario Nardella.

L’Umbria

«Siamo riusciti a dare risposte a tutti i cittadini che ne avevano bisogno», ha detto invece la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei intervistata da SkyTg24. Parlando di una disponibilità di 500 posti letto riservati all’emergenza Covid. Tesei ha parlato di un piano «modulare per cercare di non sottrarre tanto spazio alla cura delle altre patologie».

Ulteriori restrizioni in Basilicata

«La decisione del ministro nasce a seguito dell’aumento dei casi positivi registrato negli ultimi giorni», commenta il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. «Faccio appello al senso di responsabilità dei lucani – ha aggiunto – perché in assenza di vaccino la pandemia si combatte con atteggiamenti estremamente responsabili. Solo seguendo le regole che tutti ormai conosciamo possiamo sconfiggere il virus e rallentare in modo efficace la sua diffusione. Non è escluso che a seguito della crescita dei contagi nelle prossime ore emetterò una ordinanza con ulteriori misure restrittive».

Campania: resta in fascia gialla?

In attesa della decisione finale del Ministero della Salute che arriverà solo domani, invece, le indiscrezioni che arrivano da fonti della Regione indicano la Campania ancora in fascia gialla. La cabina di regia avrebbe giudicato al momento stabile la situazione nella Regione nell’ambito dell’emergenza Covid 19. L’indicazione sarà valutata ora dal ministero della Salute e una decisione definitiva sarà presa appunto domani dal ministro della salute Speranza. Al momento, infatti, nel panorama italiano la situazione dell’apparato sanitario campano viene considerata ancora in grado di reggere la classe più leggera in relazione ai contagi e al numero di ricoveri. Alla riunione di oggi, in rappresentanza della Campania ha partecipato Enrico Coscioni, consigliere del governatore Vincenzo De Luca per la sanità, delega che il governatore ha tenuto per sé.

Fonte ilmattino.it