Il cuore di Carmine Alboretti ha smesso di battere

Il 45enne, giornalista, era conosciuto come uomo dotato di grandi valori: umiltà, rispetto degli altri, capacità di ascolto e impegno civile e sociale

Il cuore di Carmine Alboretti ha smesso di battere improvvisamente nella notte del 22 maggio.
Il 45enne, giornalista, era conosciuto come uomo dotato di grandi valori: umiltà, rispetto degli altri, capacità di ascolto e impegno civile e sociale.

Colto, sottile, grande conoscitore di tutti gli aspetti del giornale, dalla scrittura ai titoli, dai comunicati stampa ai lanci d’agenzie, una vita passata a saltellare tra un lavoro e l’altro, purtroppo sempre nel segno del precariato, un mestiere ‘avviato’ , quello di avvocato, che aveva però deciso di sospendere per dedicarsi anima e corpo all’amore di una vita: la stampa. È stato collaboratore del “Roma”, vicedirettore de “La Discussione”, il giornale che fondato da Alcide De Gasperi, e direttore de “La voce sociale”. È stato vaticanista e studioso della dottrina francescana alla quale ha dedicato diversi saggi. Era cultore di Diritto pubblico dell’economia presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II. Nel 2017 vinse il premio “Francesco Landolfo”. Alboretti dal 2014 al 2019 è stato presidente dei probiviri del Sindacato unitario giornalisti della Campania. Lascia la moglie e un bimbo piccolo. Era esempio per tutti, molto amato dai suoi amici e dai semplici conoscenti e lascia in eredità tanti valori che siamo chiamati a perseguire.
Ciao Carmine, ricorderemo la tua figura per aiutare a formare al meglio le nuove generazioni.