De Luca suggerisce “al Governo Italia tutta arancione”

Non si devono avere delle mezze misure e poi in Campania si farà la verifica epidemiologica

 Campania – Il governatore De Luca suggerisce “al Governo che l’Italia tutta deve essere arancione”.

Lo ripete testualmente nella sua solita diretta del venerdì sulla sua pagina di Facebook, confermando a suo parere che “non condivido la linea del governo che resta la linea delle mezze misure che servono a produrre due risultati: prolungare l’epidemia e mandare l’Italia al manicomio, cittadini e categorie economiche. Mi permetto di suggerire al Governo anziché mezze misure, misure semplici che valgono per tutta Italia all’insegna della prudenza fino a fine gennaio. Un unico colore per tutta Italia, zona arancione per tutta Italia ad eccezione per quelle regioni che sono zona rossa e tenendo presente che siamo circondati da paesi europei rovinati”.

La Regione Campania ha deciso “di fare la verifica epidemiologica entro il mese di gennaio, è un atto di responsabilità. Dobbiamo verificare cosa è successo tra Natale e Capodanno. Bisogna aspettare 15 o 20 giorni per capire come evolve l’epidemia e, quindi, aspetteremo di capire com’è la situazione l’ultima settimana di gennaio. Dopo prenderemo le decisioni definitive”.

È chiaro che qualora le cose non andassero per il vero giusto vedremo che colore adotterà dopo che ci sarà la verifica della curva epidemiologica.

In relazione alle vaccinazioni, De Luca ha annunciato che i cittadini campani vaccinati, al secondo richiamo, avranno una tessera rilasciata dalla Regione “da esibire, speriamo, per andare al cinema, al ristorante”.

Siccome che tra qualche mese ci saranno le elezioni comunali nella città partenopea, asserisce: “La Campania dovrà assumere la bandiera della battaglia per la città di Napoli, che va al voto. Dobbiamo assumerla noi, perché oggi siamo l’unica istituzione che ha la forza per interloquire con il Governo ed il Parlamento, anche se dobbiamo chiedere nuove risorse per la città di Napoli, data la situazione di disastro finanziario nella quale versa il Comune”.

Sarà una battaglia che la Regione farà in prima linea. Certo non è una cosa facile come lo stesso governatore afferma, ma “non è la prima volta che chiediamo al governo nazionale di ripianare i debiti fatti per responsabilità non dell’Italia e non del Governo”. Però “è chiaro che se la Regione non prende in mano questa bandiera, la battaglia rischia di essere perduta”, e la stessa Regione si impegna a “garantire a Napoli tutte le risorse necessarie per una rinascita della città e perché sappiamo che se non c’è l’aiuto della Regione ancora una volta la battaglia diventa disperata”.

GiSpa