Deceduto Raffaele Cutolo, boss della camorra

Fondatore nonché capo della Nuova Camorra Organizzata

di  Redazione (Fonte ilroma.net)

È morto Raffaele Cutolo: l’ex boss della Nco aveva 79 anni. Raffaele Cutolo, fondatore nonché capo della Nuova Camorra Organizzata è deceduto, lo si apprende dai titoli del Tg2. L’ex boss della camorra da tempo aveva chiesto di essere trasferito per le sue condizioni di salute.

Era ricoverato nell’ospedale di Parma da diversi giorni in gravi condizioni. Raffaele Cutolo era nato a Ottaviano il 4 novembre 1941. Storico fondatore nonché capo della Nuova Camorra Organizzata.

Aveva due fratelli, Pasquale e Rosetta Cutolo, i quali pure hanno intrapreso una carriera criminale; Rosetta ha condiviso le sorti di Raffaele e la sua attività è stata fondamentale per le sorti della NCO.
Raffaele fu soprannominato ‘O Professore dai suoi compagni di carcere, perché l’unico tra di loro capace di leggere e scrivere.

La mamma Carolina Ambrosio era una lavandavia, il padre Michele, detto ‘O monaco per la sua fervente religiosità, era un contadina. La storia di Raffaele Cutolo è ricca di notizie.

Dopo aver conseguito la licenza elementare svolse numerosi lavori come garzone. A 22 anni commise il suo primo omicidio: avvenne nel centro di Ottaviano, a seguito di una rissa, uccidendo un giovane che aveva fatto dei pesanti apprezzamenti nei confronti di sua sorella Rosetta.

Ha riconosciuto due figli, Roberto, nato dalla breve relazione (8 mesi) con Filomena Liguori, denunciata più volte per sfruttamento della prostituzione, e Denise. Due nipoti: Raffaele Cutolo, 33 anni, Napoli, suo omonimo, e Roberta Cutolo, 30 anni, entrambi figli di Roberto Cutolo, ucciso a Tradate il 19 dicembre 1990 da affiliati della ‘ndrangheta su ordine di uno dei maggiori antagonisti di Cutolo, il boss vesuviano Mario Fabbrocino.

Nel corso della latitanza, ha avuto una relazione con Lidarsa Bent Brahim Radhia, una donna tunisina a cui dedicherà una poesia. Dalla relazione nascerà Yosra. Nel 1980 Cutolo acquistò da Maria Capece Minutolo, vedova del principe Lancellotti di Lauro, il Castello Mediceo, dove i suoi genitori avevano lavorato come guardiani, per la somma di 270 milioni di lire. Il castello sarà oggetto nel 1991 di confisca ai sensi della legge 13 settembre 1982, n. 646 e dato in proprietà al comune di Ottaviano.

Nel 1983 sposò Immacolata Jacone, figlia di Salvatore assassinato nel 1988, sorella di Giovanni (che nel 1996 assassinò la moglie e nel 2009 la madre) e di Luigi, anch’egli ucciso nel 1992.

Il matrimonio venne celebrato dallo storico cappellano del carcere dell’Asinara, don Giorgio Curreli, nella chiesa di Cala d’Oliva e di quell’evento, che non mancherà di suscitare polemiche, restano 36 foto mai rese pubbliche.

Raffaele Cutolo fu condannato a quattro ergastoli da scontare a partire dal 1995 in regime di 41 bis. Il boss ha più volte criticato tale regime che, a suo parere, viola i diritti umani, tanto da preferire la pena di morte.
È stato rinchiuso in diverse carceri italiane: nel 2000 viene trasferito nel carcere di Novara e dal 2007 al 2011 è stato detenuto nel carcere di massima sicurezza di Terni, nella cella che fu di Bernardo Provenzano. Successivamente è stato trasferito nel carcere di massima sicurezza de L’Aquila ed infine in quello di Parma.
Intanto il 30 ottobre 2007 diventa di nuovo padre.

La bambina viene concepita attraverso l’inseminazione artificiale, cui si sottopone la Jacone, grazie ad una speciale autorizzazione ottenuta nel 2001.

Il 19 febbraio 2020 viene ricoverato all’ospedale civile di Parma per una crisi respiratoria dopo lo scoppio della pandemia e nelle settimane a seguire rifiuta le cure e la tac. Viene dimesso a inizio aprile, facendo così ritorno nel carcere di Parma; subito dopo, il suo avvocato chiede la concessione degli arresti domiciliari a causa delle condizioni di salute, ma l’istanza viene respinta poiché può essere curato in cella e le sue patologie non vengono ritenute “esposte a rischio aggiuntivo” (il regime di 41 bis gli permette “di fruire di stanza singola, dotata dei necessari presidi sanitari”).

Il 30 luglio 2020 è stato trasferito dal carcere di Parma in ospedale, per un aggravamento delle condizioni di salute e problemi respiratori.

La moglie andò a trovarlo il 22 giugno e Cutolo non l’avrebbe riconosciuta.

di  Redazione (Fonte ilroma.net)