Diego De Silva con ‘Superficie’ a Villa Fondi

Un libro che gioca con la nostra stupidità e la nostra intelligenza, fatto di frasi fulminee

 

Piano di Sorrento – Lo scrittore e giornalista Diego De Silva presenta a Villa Fondi il suo libro  ‘Superficie’ che gioca con la nostra stupidità e la nostra intelligenza, fatto di frasi fulminee. Superficie

Frasi che a volta abbiamo sentito dire e che anche noi stessi abbiamo detto centinaia di volte, perciò siamo sempre in superficie.

Tante frasi scritte che dimostrano, oggi, le persone che siamo diventate in questo mondo che corre via veloce nel quale dobbiamo occuparci di tutto senza mai approfondire niente, ed allo stesso tempo non lo abbiamo per capire ogni cosa, ma guai a non ‘presenziare’ su tutto.
Siamo persone che restano in superficie, che si nascondono dietro luoghi comuni, battute tristemente divertenti, affermazioni perentorie, giudizi facili, conclusioni semplicistiche.
Luoghi comuni! Esso non è “solo una frase fatta ma è il pensiero che parla della nostra incapacità di parlare effettivamente con competenza. Se facessimo un attimo di pausa … ci accorgeremmo che la frase che stiamo dicendo l’abbiamo già sentita dire e noi stessi l’abbiamo ripetuta centinaia di volte, quindi alla fine rimaniamo sempre in superficie”. Queste sono le sue parole dette in un’intervista a Fanpage.it. Ed è vero perché tutti i giorni sembriamo dei robot quadrati che vanno avanti dicendo delle frasi che non approfondiamo mai perché da un qualcosa passiamo all’altro per stare sempre sul pezzo, però superficialmente.

Ed ecco che sullo scenario che si apre sul golfo di Napoli, sulla terrazza di Villa Fondi, nell’ambito di ‘Piano di Sorrento: Città che legge’, Diego De Silva parlerà di questo libro che è un viaggio spiazzante, comico e irriverente nella banale quotidianità del nostro vivere. L’autore sorprende il lettore intessendo una baraonda di frasi fatte per divertire e provocare, mette in scena con ironia il teatrino della modernità nel quale le chiacchiere vengono spesso scambiate per riflessioni originali e acute. Svela il lato tragicamente comico del nostro parlare, nei bar, in famiglia, tra amici e colleghi.

È nato a Napoli nel 1964. Con Einaudi ha pubblicato il romanzo ‘Certi bambini’ (2001), premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film omonimo diretto dai fratelli Frazzi e con la stessa casa editrice sono usciti i romanzi ‘La donna di scorta’ (2001), ‘Voglio guardare’ (ultima edizione, ET Scrittori 2017), ‘Da un’altra carne’ (2004 e 2009), ‘Non avevo capito niente’ (2007 e 2010, Premio Napoli, finalista al premio Strega), ‘Mia suocera beve’ (2010 e 2012), ‘Sono contrario alle emozioni’ (2011 e 2013), ‘Mancarsi’ (2013), il racconto ‘Il covo di Teresa’ (2013, nella collana digitale dei Quanti) e la pièce Casa chiusa’, pubblicata con i testi teatrali di Valeria Parrella e Antonio Pascale nel volume ‘Tre terzi’. Sempre per Einaudi ha pubblicato, nel 2013, la trilogia Arrangiati, Malinconico (che riunisce in un unico volume ‘Non avevo capito niente’, ‘Sono contrario alle emozioni’, ‘Mia suocera beve’), il romanzo ‘Terapia di coppia per amanti’ (2015 e 2017), nel 2017 ‘Divorziare con stile’ e nel 2018 ‘Superficie’. Suoi racconti sono apparsi nelle antologie Disertori, Crimini, Crimini italiani, Questo terribile intricato mondo. È fra gli autori di ‘Scena padre’ (Einaudi 2013), ‘Giochi criminali’ (Einaudi Stile Libero 2014, con Giancarlo De Cataldo, Maurizio de Giovanni e Carlo Lucarelli) e ‘Figuracce’ (Einaudi Stile Libero, 2014). I suoi libri sono tradotti in molte lingue.

 

GISPA