Disoccupato trova un portafogli con 400 euro e lo riconsegna al magistrato Paolo Itri

Federico Cuomo nato e vissuto a Napoli, nel rione Sanità, ex collaboratore della mensa per i poveri nel quartiere San Ferdinando e licenziato lo scorso mese di settembre senza alcun preavviso

di VINCENZO RUBANO (Fonte napoli.repubblica.it)

NAPOLI. Disoccupato trova un portafogli con 400 euro e lo restituisce al legittimo proprietario, il magistrato Paolo Itri, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. “Ho fatto solo quello che ogni persona dovrebbe fare. Essere onesto in una città che ha tanto bisogno di legalità”. Federico Cuomo, 40 anni, nato e vissuto a Napoli, nel rione Sanità, ex collaboratore della mensa per i poveri nel quartiere San Ferdinando e licenziato lo scorso mese di settembre senza alcun preavviso, ha le lacrime agli occhi quando racconta la sua storia.
“Ero andato con mia figlia di 12 anni a pescare alla Riviera di Chiaia – spiega Federico – quando al rientro, non molto distante dalla stazione ferroviaria di Mergellina, ho visto il portafogli in strada. Stavano per raccoglierlo altre persone, sono stato costretto ad alzare la voce per prenderlo io. Ho temuto che non lo avessero restituito”. Federico ha alle spalle una storia difficile: è cresciuto in un quartiere a rischio, conosce bene il valore delle piccole cose. “L’ho subito aperto per cercare un documento del proprietario e ho visto che c’erano anche carte di credito e 400 euro in contanti. Mia figlia mi ha guardato fisso negli occhi, un po’ disorientata, voleva dirmi che è la somma che sarebbe servita per pagare un mese di fitto arretrato. Ma prima che parlasse – racconta emozionato Federico – gli ho detto che questi soldi non erano i nostri e che bisognava restituirli”.
Così è tornato a casa e senza perder tempo ha cercato su facebook il legittimo proprietario. “Non sapevo si trattasse di un magistrato – ammette – Gli ho subito inviato un messaggio in privato e gli ho chiesto di contattarmi”.  E così è stato. Federico ed il magistrato si sono incontrati poche ore dopo in piazza Mazzini. “Mi ha ringraziato mille volte -spiega Federico – e ha anche tentato di darmi una ricompensa. Ma io l’ho rifiutata. I soldi si guadagnano con il lavoro e con i sacrifici. E io adesso sto cercando proprio un lavoro…”. Federico è un fiume in piena. “Sono cresciuto da solo – racconta – i miei genitori sono morti giovani e ho dormito per anni in una vecchia autovettura”. E ammette. “Da ragazzo, per vivere, ho commesso anche delle cose poco legali, ma adesso sono un’altra persona. Mi sono sposato, ho due figli e ho cambiato vita. Ho chiuso con la strada e adesso aiuto chi ha bisogno. Ho intrapreso un cammino spirituale nella parrocchia di Montesanto e spesso collaboro con il parroco don Michele Madonna che mi è stato sempre vicino nei momenti di difficoltà”.
La storia di Federico ha commosso anche il magistrato Paolo Itri che, oltre a ringraziarlo, ha lanciato un appello per il giovane. “Questo ragazzo mi ha fatto emozionare, è una persona per bene, umile. Sono quelle storie che non ti aspetti – racconta Itri – che ti danno speranza, che ti fanno guardare il futuro con più ottimismo. Napoli è anche questa”. Poi l’appello. “Il gesto di questo ragazzo è garanzia di onestà. Ora cerca lavoro, se c’è qualche imprenditore che ha bisogno di un lavoratore onesto lo contatti”.

Fonte napoli.repubblica.it