Donato Cellini distribuisce uova di pasqua ai bimbi disagiati

Per dare loro soprattutto un sollievo perché facendo del bene porta bene

 

Castellammare di Stabia – Anche se la Pasqua è passata Donato Cellini al Centro Ascolto Koinonia ha distribuito uova di pasqua per i bimbi disagiati per dare loro soprattutto un sollievo perché facendo del bene porta bene. 

Un’iniziativa, che stavolta si è svolta in strada per i bimbi disagiati con alle spalle famiglie disagiate, che lui ha organizzato in collaborazione con la ditta deia di Giovanni Iaccarino che da sempre lo ha appoggiato in questa sua idea.

Un qualcosa che ha iniziato in un ospedale bolognese con i big della musica italiana: Nek, Alessandra Amoroso, Fedez, Nek, Vasco Rossi e tanti altri. Avendo avuto un’infanzia passata negli ospedali ed essendo che non è stato bene, ha iniziato a fare del bene rivolgendosi a questi bambini in ospedale perchè in loro egli rivede il suo passato. Un progetto che vuole portare avanti con i suoi amici e (quasi colleghi) nelle strutture dove ci sono questi bambini, per regalare anche qui sorrisi ai bimbi ospedalizzati e non con vari problemi di salute.

E nella giornata dedicata ai malati e soprattutto ai sorrisi egli ringrazia la responsabile per le famiglie Angela Cirone che dirige questo centro stabiese che svolge iniziative di carattere socio-culturale-spirituali ed ha collaborato da altre associazioni partners tra cui L”Isola dei ragazzi che opera prevalentemente in strada per il recupero, sostegno dei bambini delle aree periferiche del territorio spesso dimenticati dallo sviluppo urbano, che gli ha dato il permesso di poter svolgere questa giornata insieme agli attori: Giovanni Rienzo, Antono Ciccone, Benito Gaudino Raimo.

Antonio Ciccone, attore di cinema e teatro, è alquanto toccato da questa iniziativa perché suo figlio ha avuto il trapianto di fegato, perciò “sono sempre più contento quando si organizzano eventi per il sociale, principalmente quando si va negli ospedali per donare un sorriso a tutti i bambini ricoverati per una giusta causa. Tutto questo da padre mi tocca profondamente perché ho un figlio trapiantato di fegato, quindi posso concludere dicendo: <Ricordiamoci che donare é vita>”.

Giovanni Rienzo, ricordando che in passato è stato invitato a serate di beneficenza, ricorda che “ sono 20 anni che lavoro nel mondo dello spettacolo ed ho partecipato a molte fiction ma forse quella che mi ricordo di più è ‘La Squadra’ su Rai Tre. In questi anni tante volte sono stato invitato a delle serate di beneficenza, e devo dire che l’emozione che si prova nel vedere i sorrisi delle persone, quando arriva un personaggio famoso, è un qualcosa di inspiegabile. Forse è una delle emozioni più belle che questo mestiere ti offre, poter donare un po’ di gioia a chi vive momenti difficili. A volte penso che tutti possano donare un sorriso, basta non pensare solo a se stessi ma dedicare un po’ di tempo agli altri, magari insieme ai propri figli, per dare un esempio alle giovani generazioni che ormai ne hanno pochi. Che sono molto dedicati al web ed alla vita virtuale e non a quella reale”.

 

GISPA