Nuovo Dpcm di novembre: Campania, zona arancione

Sarà emanata un’ordinanza da parte del ministero della Salute, dopo la pubblicazione del Dpcm in Gazzetta Ufficiale

Foto tratta da napolipiu.com

Campania – La Regione è stata inserita ufficialmente nella zona arancione.

In poche parole significa che è stata considerata di seconda area, cioè una di quelle zone in cui il livello del contagio è alto ma non al massimo livello, e se la situazione andrà ancora peggiorando c’è il serio rischio che possa essere inserita nella zona rossa. Ma questo sarà valutato entro 15 giorni dal ministero coi tecnici del Cts, Istituto superiore di Sanità e sentita Regione e autorità sanitarie locali.

Se i risultati, quella della giornata del 4 novembre non lasciano presagire nulla di buono, 4.181 positivi di cui 329 sintomatici e 3852 asintomatici, non saranno in discesa allora si ritornerà al lockdown come da marzo a maggio.

Questo nuovo Dpcm entrarà in vigore giovedì 5 novembre fino al 3  dicembre e prevede una serie di restrizioni che saranno applicate tenendo anche conto delle ordinanze della Regione, più restrittive in alcuni casi.

Quali sono le restrizioni che competono alle zone arancioni:

coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;

vietato lo spostamento tra i Comuni nelle aree arancioni;

vietato ogni spostamento in entrata ed in uscita dalle Regioni, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;

bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio;

centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;

negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali

mercati chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari;

didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie;

capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);

musei e mostre chiusi;

corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.

Intanto vedendo l’andamento giornaliero della pandemia che ormai sembra avere una certa via libera, sia in tutta la Nazione che in Campania, dal 5 novembre parte l’apertura dei posti letto Covid19 nelle cliniche private a Napoli; ma la visione che si vede in questi giorni e che gli ospedali come il Moscati di Avellino, il Cardarelli di Napoli e l’infettivologico partenopeo, il Cotugno, hanno file di ambulanze e auto private ai cancelli con malati di Covid. Il sindaco di Napoli con tono allarmante avverte: “La situazione sanitaria è allo stremo. Abbiamo file di auto e di ambulanze nei pressi degli ospedali. È una situazione drammatica a cui si aggiunge la tensione sociale che è altrettanto seria e preoccupante”.

GiSpa