Esce dal coma ma per soffocamento muore

Una donna di 78 anni di Napoli era stata ricoverata per una insufficienza respiratoria legata al Covid-19, poi le sue condizioni di salute si aggravano e viene ricoverata in terapia intensiva, si risveglia ma un pasto inadeguato la condanna definitivamente nell’aldilà

Redazione – Esce dal coma ma muore per soffocamento.

Una donna di 78 anni di Napoli era stata ricoverata per un’insufficienza respiratoria legata al Covid-19, poi le sue condizioni di salute si aggravano e viene ricoverata in terapia intensiva, si risveglia ma un pasto inadeguato la condanna definitivamente nell’aldilà.

Tutto accade all’inizio di dicembre quando l’anziana viene ricoverata a causa di un’insufficienza respiratoria legata al Covid-19, dopo subito fu ricoverata in una sub-intensiva dove rimane fino al 31 dicembre. Le sue condizioni di salute si aggravano e si rende necessario il ricovero nella terapia intensiva nel pomeriggio del 5 gennaio, quando si risveglia e viene trasferita nuovamente nella sub intensiva.

Cosa era accaduto, come venne a sapere la figlia da un medico, che la madre si stava sottoponendo a una tac in quanto le era andato di traverso il boccone di un pasto. Questo perché invece di alimentarla con liquidi, come prevede il protocollo, le venne somministrato un pasto inadeguato.

Mezz’ora dopo quando un altro medico dice alla figlia che la madre per quel boccone ingerito era andata in apnea respiratoria e poi in arresto cardiaco, con gravi danni celebrali irreversibili. Così la donna 78enne dopo qualche giorno lascia la vita terrena per quella eterna.

A questo punto i figli voglio vederci chiaro perché qualcosa non è andato per il verso giusto, così contestando l’omicidio colposo e le lesioni personali colpose. Nell’ambito dell’indagine la salma è stata sequestrata e sottoposta all’autopsia alla quale ha anche assistito un consulente nominato dal legale della famiglia.

GiSpa