Falsi ciechi: chieste le condanne

Dalla costiera sorrentina al vesuviano scovati dai CC e GF dopo pedinamento ed anche messi alla prova

 Redazione – Avevano ingannato anche le commissioni mediche, facendosi attestare uno status di cecità assoluta con tanto di trattamento pensionistico e per diciotto persone  (tre nel frattempo sono decedute) è scattata la richiesta di due anni e quattro mesi di reclusione.

Però c’è da sottolineare che tra queste diciotto una è davvero cieca per cui è stata chiesta l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Questa è stata la richiesta avanzata alla fine della requisitoria da parte del pm Emilio Prisco, della procura di Torre Annunziata, per questi falsi ma ‘vedenti’ ciechi che hanno truffato l’Inps per aver percepito tra il 2012 ed il 2013 assegni di invalidità spettanti ai ciechi assoluti. Il tutto risale a ben cinque anni fa quando Carabinieri e Guardia di Finanza, da Torre del Greco a Massa Lubrense, riuscirono ad individuare un gruppo di persone che aveva ingannato anche le commissioni mediche, facendosi attestare uno status di cecità assoluta con tanto di trattamento pensionistico, ma anche con la complicità di alcuni pubblici ufficiali. Queste persone, sia uomini che donne vennero messe sotto pedinamento e controllate anche nelle loro abitazioni dai carabinieri che si erano finti letturisti della Gori, per entrare in casa e sottoporre dei documenti che, stando alle testimonianze ed alle relazioni di servizio, i falsi ciechi vedevano bene e leggevano anche senza problemi. Qualcuno riusciva ad addestrare cani,  correva e saltava insieme a loro gli ostacoli, un altro andava a fare la spesa, leggeva il giornale e guidava anche la macchina. Qualcun altro guardava le vetrine dei negozi e faceva shopping o leggeva documenti o preparava il cane ed una donna litigava con la vicina del piano di sopra per il bucato steso male, mentre c’è chi ha anche firmato delle carte postegli dagli investigatori che si erano travestiti da dipendenti della Gori. Per cui scattò subito un’inchiesta che si chiuse nel 2013.

Insomma una bella truffa all’Inps che all’ente è costata molto in centinaia di migliaia ed ora agli avvocati dei truffatori toccherà nelle prossime udienze smontare le accuse, mentre con ogni probabilità le indagini potrebbero continuare per verificare chi sono i medici che diagnosticarono la cecità.

 

GISPA