Sabato 23 e domenica 24 marzo alla riscoperta del patrimonio storico, artistico e culturale del Belpaese
Redazione – Sabato 23 e domenica 24 marzo weekend con le Giornate Fai di Primavera, alla riscoperta del patrimonio storico, artistico e culturale del Belpaese.
Quando annualmente arriva il primo weekend di primavera il Fai (Fondo Ambiente Italiano) organizzano una manifestazione nazionale che riguarda tutto quello che culturalmente, storicamente ed artisticamente esiste nella nazione che vanta il più vasto patrimonio storico del mondo.
Una grande festa dei Beni Culturali aperta a tutti ed alla quale in 26 anni di storia hanno partecipato più di 10 milioni di Italiani che hanno avuto l’opportunità di visitare oltre 12.000 luoghi spesso inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in più di 5.000 città di tutta Italia.
In occasione delle Giornate FAI di Primavera, la scoperta di un luogo speciale dell’immenso patrimonio paesaggistico italiano non è solo un’esperienza che va ad arricchire il bagaglio culturale di ogni visitatore, ma un’occasione straordinaria di incontro tra persone di età, interessi, provenienza diversi unite dal desiderio di conoscere luoghi eccezionali del proprio territorio. Luoghi di cui tornare a fruire come visitatori e sui quali accendere i riflettori affinché possano essere tutelati e valorizzati.
Le Giornate FAI di Primavera coinvolgono ogni anno oltre 40.000 Apprendisti Ciceroni, studenti delle scuole secondarie di I e II grado che accompagnano nelle visite dei luoghi aperti. Educare al valore del patrimonio d’arte e natura attraverso una formula di partecipazione attiva alla sua cura è certamente uno dei modi più efficaci per risvegliare il proprio impegno civile.
Partecipare alle Giornate FAI di Primavera significa fare un gesto concreto a tutela del patrimonio d’arte e natura. A fronte di ogni visita effettuata i nostri volontari chiedono un contributo facoltativo – a partire da 2, 3 o 5€ – a sostegno di quella missione in cui il FAI si impegna da oltre 40 anni: la cura, la tutela e la valorizzazione dei luoghi e delle storie che rendono unico il nostro Paese. Puoi di rendere ancora più significativo il tuo sostegno iscrivendoti al FAI in tutti i luoghi aperti durante l’evento: potrai entrare in alcune aperture esclusive e avrai diritto all’accesso prioritario in tutti i luoghi aperti.
A Napoli e dintorni, i siti aperti per questa occasione sono:
Baia di Ieranto, via Ieranto 6 Massa Lubrense, sabato e domenica dalle 10 alle 18. La Baia di Ieranto è inserita nell’area marina protetta di Punta Campanella, si divide in due aree: la Baia Grande e la Baia Piccola, separate da Punta Capitello. Percorrendo il sentiero che parte dall’abitato di Nerano, è possibile raggiungere la Torre, scendere fino alla spiaggia o visitare gli antichi edifici rurali, ovvero le strutture di pertinenza della cava restaurate dal FAI che si affacciano sul mare, monumenti silenziosi e testimoni di un passato di duro lavoro e fatica. Dedicato a chi si iscrive al FAI, o rinnova l’iscrizione in loco, alle ore 13, una speciale visita guidata con l’archeologo Riccardo Iaccarino, sul tema delle torri vicereali di avvistamento anti corsare e sulla vita dei torrieri, i soldati che le presidiavano. Le prenotazioni alle visite guidate si potranno fare esclusivamente entro venerdì al numero di telefono 335 84 10 253. Il contributo suggerito è di 5 euro.
Chiesa e convento di S.Maria della Lobra, via Cristoforo Colombo Massa Lubrense. Sabato dalle 10 alle 13:00, e dalle 15 alle 17; domenica dalle 10 alle 13. Le più antiche storie e leggende di Massa Lubrense fanno derivare il nome della città da quello dell’antica Cattedra Vescovile Lubrense, che per alcuni anni si trovava presso la chiesa della Lobra Antica. Il termine Lobra deriva dal termine latino delubrum, ovvero tempio; la chiesa sorgeva infatti, secondo la tradizione, sulle rovine di un antico tempio che si trovava in prossimità del mare. L’antica chiesa è stata progressivamente danneggiata e poi distrutta, erosa dal mare o fatta oggetto di razzie da parte di pirati e corsari. Della Lobra antica è stato salvato un frammento, conservato come una reliquia nella chiesa che possiamo visitare oggi: è l’effige affrescata della Madonna col Bambino, trasportata dalla chiesa della Lobra antica a quella nuova nel lontano 1570. La chiesa della Lobra nuova, la cui costruzione iniziò nel 1528, fu completata nel 1570. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Parco e Tomba di Virgilio, Crypta Neapolitana, Salita della Grotta 20 Napoli. Sabato e domenica dalle 9:30 alle 13:30. La Crypta Neapolitana, o Grotta di Posillipo, è una galleria lunga circa 711 metri scavata nel tufo della collina di Posillipo, tra Mergellina (salita della Grotta) e Fuorigrotta (via della Grotta Vecchia), a Napoli. L’ingresso principale della grotta è ubicato all’interno del parco Vergiliano a Piedigrotta, che conserva tra l’altro anche le tombe dei poeti Giacomo Leopardi e Virgilio. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Spazio privato Lia Rumma a Palazzo Donn’Anna, Largo Donn’Anna a via Posillipo Napoli. Solo sabato, dalle ore 11 alle 16:00 e solo su prenotazione negli orari: 11.00 – 12.00 – 13.00 – 14.00 – 15.00 – 16.00 su www.eventbrite.it. Negli anni sessanta Marcello e Lia Rumma si fanno promotori di mostre su una generazione di artisti emergenti: Marcello diventa sponsor e organizzatore di importanti rassegne negli Arsenali di Amalfi, tra cui “Arte Povera + Azioni Povere”, a cura di Germano Celant. Nel 1970 dopo la morte di Marcello, Lia Rumma si trasferisce a Napoli, e l’anno successivo apre una galleria d’arte con la personale di Kosuth e indirizzando la propria ricerca sui movimenti internazionali di quegli anni: da Kiefer a De Dominicis, da Kosuth a Kentridge, autori degli anni ottanta. L’itinerario della galleria Lia Rumma è intitolato “La città che guarda l’acqua”. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Parco Archeologico Ambientale del Pausilypon, Discesa Coroglio 36 Napoli. Sabato e domenica dalle 9.30 alle 16; le visite partiranno nei seguenti orari: 9.30 – 10.30 – 11.30 – 12.30 – 13.30 – 14.30 – 15.30 – 16.30, e durano circa un’ora. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su www.eventbrite.it. Il complesso, a cui si accede attraverso l’imponente Grotta di Seiano (traforo di epoca romana lungo più di 700 m che congiunge la piana di Bagnoli con il vallone della Gaiola), racchiude parte delle antiche vestigia della villa del Pausilypon, fatta erigere nel I secolo a.C. dal cavaliere romano Publio Vedio Pollione. Qui, nell’incanto di uno dei paesaggi più affascinanti del golfo, è possibile ammirare i resti del teatro, dell’odeion e di alcune sale di rappresentanza della villa, le cui strutture marittime fanno oggi parte del limitrofo Parco Sommerso di Gaiola, su cui si affacciano i belvedere a picco sul mare del Pausilypon. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Fondazione De Felice nel teatro di Palazzo Donn’Anna, Largo Donn’Anna a via Posillipo Napoli. Sabato e domenica dalle 9 alle 17; Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su www.eventbrite.it. La visita si potrà fare negli orari orari: 9.00 – 11.00 – 13.00 – 15.00 – 17.00. Palazzo Donn’Anna fu costruito a partire dal 1642 per la volontà di donna Anna Carafa, andata in sposa nel 1636 al duca di Medina don Ramiro Núñez de Guzmán, nominato viceré l’anno successivo da Filippo IV. Il progetto per la realizzazione del monumentale edificio vicereale fu commissionato a Cosimo Fanzago che ne iniziò la costruzione con un impiego imponente di uomini e mezzi. Di particolare interesse architettonico sono il teatro, ora sede della Fondazione De Felice, e le sottostanti grotte, seicentesco imbarcadero di accesso al Palazzo. L’edificio, rimasto incompiuto, ha assunto nei secoli lo spettacolare fascino di una rovina antica confusa fra i resti delle ville romane che caratterizzano il litorale di Posillipo. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Parco letterario di Nisida, via Nisida 59 Napoli. Sabato e domenica dalle 9 alle 17, con partenza nei seguenti orari: 9.30 – 11.00 – 12.30 – 14.00 – 15.30, solo su prenotazione, fino a esaurimento posti su www.eventbrite.it. Ci saranno due percorsi all’interno del Parco Letterario: uno di media difficoltà con arrivo fino all’agrumeto (durata 30 minuti), l’altro di difficoltà elevata con arrivo alla punta panoramica (50 minuti circa). Si raccomanda di indossare scarpe da ginnastica. È necessario arrivare un quarto d’ora prima della partenza della visita prenotata. Nisida è una piccola isola di straordinaria bellezza naturalistica, caratterizzata da una ricchissima flora e fauna. Il nome deriva dal greco Nesis, che vuol dire isoletta. È un vulcano spento che conserva la tipica forma a caldera. Vi ha sede l’Istituto Penale Minorile che accoglie una cinquantina di ragazzi con l’obiettivo di educarli e reinserirli nella società civile. Da qualche anno è stato costituito un Parco Letterario, e sono stati riaperti alcuni dei suggestivi sentieri che percorrono l’isola, come quello dedicato a Omero: il primo dei tanti poeti, scrittori e musicisti che hanno scritto di Nisida. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Villa Doria d’Angri, via Posillipo Napoli. Sabato e domenica dalle 9.30 alle 17. Villa Doria d’Angri, sede di rappresentanza dell’Università “Parthenope”, fu costruita nel 1592 per iniziativa di Marcantonio VII della nobile famiglia di origine genovese Doria d’Angri, che diede commissione a Bartolomeo Grasso, tecnico della “Scuola di Ponti e Strade”, affinchè realizzasse una residenza da diporto espressione della magnificenza nobiliare tra cinquecento e settecento a Napoli. La villa, definitivamente completata solo nel 1833, ha ospitato più volte il celebre compositore tedesco Richard Wagner. L’incantevole collocazione paesaggistica, la bellezza architettonica e l’importanza storica della villa offrono la cornice ideale per l’integrazione dell’esposizione permanente dei reperti del Museo Navale, con le attività e gli eventi collegati ai percorsi didattici, di ricerca e di promozione culturale dell’ateneo. Sabato si esibirà l’Istituto Comprensivo Ruggero Bonghi di Gianturco e domenica mattina l’Orchestra dell’Università Parthenope. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Villa Rosebery – Parco e Palazzina Borbonica, via Ferdinando Russo 26 Napoli. Sabato e domenica dalle 10 alle 16. Villa Rosebery, uno dei principali esempi del neoclassicismo a Napoli, è situata nel quartiere di Posillipo ed è oggi la residenza napoletana del Presidente della Repubblica Italiana. La villa fu costruita agli inizi dell’ottocento, dal conte austriaco De Thurn, che vi fece edificare una piccola residenza con cappella privata e giardino. Dopo la guerra restò vuota e abbandonata, finché nel 1957 fu inclusa tra i beni immobili in dotazione alla Presidenza della Repubblica. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Anfiteatro di Nola, via Mario de Sena Nola; sabato e domenica dalle 9 alle 13, e dalle 15 alle 19. In anni recenti l’anfiteatro di Nola è stato parzialmente dissotterrato. Occupa una zona a ridosso delle mura sillane, a nord della città, ma meno della metà della struttura è stata messa in luce; bisogna quindi solo immaginare la sua interezza nella forma ellittica: con un asse maggiore di 138 metri e uno minore di 108 metri, poteva ospitare circa 20.000 spettatori. Gli spettacoli messi in scena ebbero una certa risonanza sul territorio, come testimoniano i manifesti pubblicitari pompeiani databili tra la prima età imperiale e l’età neroniano/flavia. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Antiqui tumuli o Torricelle, via Polveriera Nola. Sabato e domenica dalle 9 alle 13, e dalle 15 alle 19. Già dalla seconda metà dell’VIII secolo a.C., l’insediamento di Nola presenta una ripartizione tra gli spazi riservati all’abitato e quelli destinati alla necropoli, che resterà inalterata nel tempo, mentre cambieranno le tipologie di tombe. I mutamenti erano finalizzati a celebrare il prestigio e il ruolo sociale dei defunti di rango elitario. Le due “Torricelle”, poste a breve distanza l’una dall’altra, costituiscono una delle poche testimonianze di monumenti funerari di epoca romana, costituite da un tamburo circolare o poligonale su cui poggia un corpo cilindrico o troncoconico. Definite da A. Leone antiqui tumuli, conservavano all’interno olle cinerarie e sarcofagi monolitici in tufo per deposizioni e, all’esterno, stucchi e statue. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Museo Storico Archeologico di Nola, via Salvatore Cocozza 2 Nola. Sabato e domenica dalle 9 alle 13, e dalle 15 alle 19. Il percorso che conduce alla romanizzazione dell’antica città di Nola è colmo di lotte che vedono la città resistere fieramente ai tentativi di conquista. La “città nuova” è un importante snodo per i traffici verso la costa e verso l’interno della Campania fin da tempi antichissimi e, in età romana, sarà attraversata sia dalla via Appia che dalla via Pompilia. La vocazione della città per i traffici commerciali porta ad una precoce amicizia con Neapolis, alla quale invia un corpo di duemila uomini durante la guerra sannitica: quest’ultima la tradisce operando un patto con Roma che porterà alla distruzione di Nola, dopo un lungo assedio, nel 311 a.C. Nola diviene quindi, città alleata di Roma, e questo sodalizio condurrà la città e il suo territorio a prosperare soprattutto in età imperiale. I reperti conservati nel Museo Storico Archeologico di Nola ricordano lo splendore di questa città. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Santa Maria a Cermenna – Passeggiata Luogo del Cuore, via Cermenna 113, Piano di Sorrento. Sabato alle 15 e domenica alle 9.30. Si parte in passeggiata dal piazzale della Parrocchia della SS Trinità di Piano di Sorrento per un percorso di circa tre chilometri, di media difficoltà. Luogo votato al censimento “I luoghi del cuore”. Ripercorreremo i luoghi dove le chiese, le mura, i campanili rinnovano gli echi del passato e dove sono ancora vivi l’interesse e la fede per la nostra storia. Cammineremo su stradine lastricate su cui si affacciano antichi fabbricati, raccolti attorno all’antica chiesetta di Sant’ Agostino. Sembrerà di sentire il frastuono che proveniva dalle antiche botteghe dove si tramandava l’arte del ferro. Tra giardini di aranci, limoni e ulivi il percorso si farà irto e ci troveremo sulla via di Cermenna dove, protetta dalla montagna si erge malconcia, solitaria, ma dignitosa, la cappella di Santa Maria di Cerignano a Cermenna, dedicata alla natività di Maria. Le colline sulle quali sorge la cappella un tempo erano “li Conti di Geremenna”, vocabolo ancora in uso come “Cermenna”. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Comprensorio Olivetti: una fabbrica con vista mare, via Campi Flegrei 34 Pozzuoli. Sabato dalle 9.30 alle 16, domenica dalle 9.30 alle 14.30. Lo stabilimento di Pozzuoli è una fabbrica con vista mare. Il progetto fu affidato nel 1951 all’architetto napoletano Luigi Cosenza (a cui si deve anche la costruzione del quartiere residenziale mentre la disposizione del verde è opera di Piero Porcinai); il tempo di costruzione dell’edificio fu breve, tanto che i lavori si conclusero nel 1954. Nel suo discorso inaugurale, l’imprenditore Adriano Olivetti così si espresse: “Di fronte al golfo più singolare del mondo, questa fabbrica si è elevata in rispetto della bellezza dei luoghi e affinché la bellezza fosse di conforto nel lavoro di ogni giorno”. Lo stabilimento copre una superficie totale di 30.000 metri quadri e al momento della sua apertura poté accogliere 1300 lavoratori, tra operai e impiegati. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Istituto Telethon di Genetica e Medicina, via Campi Flegrei 34 Pozzuoli. Solo sabato dalle 9.30 alle 16. Il centro diretto da Andrea Ballabio è un fiore all’occhiello della ricerca italiana. Dal 2013 è ospitato nell’ex fabbrica storica della Olivetti ed è diventato un polo di attrazione nel sud Italia per i ricercatori da tutto il mondo. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Stadio Antonino Pio, via Campi Flegrei Pozzuoli. Sabato e domenica dalle 9.30 alle 14. Lo Stadio di Antonino Pio, ubicato immediatamente ad occidente della città di Puteoli, sorge su una terrazza naturale, con il fronte settentrionale prospiciente l’antica Via Domitiana (oggi via Luciano) e quello meridionale affacciato sul golfo di Pozzuoli. La costruzione dello Stadio di Puteoli rientra tra le iniziative sostenute dall’imperatore Antonino Pio per celebrare la memoria del suo predecessore Adriano, morto a Baia nel 138 d.C. . Antonino Pio, l’anno dopo aver trasferito i resti di Adriano a Roma, istituisce a Pozzuoli, nel luogo della prima sepoltura, gare periodiche “alla greca”. Questi giochi, ricordati con il nome di Eusebeia dagli autori antichi, sembrano prevedere almeno due sezioni: una dedicata all’agone ginnico, l’altra destinata all’agone musicale, che doveva prevedere, oltre a gare strumentali, anche gare di poesia. L’istituzione di agoni “alla greca” nella latina Puteoli assume un forte valore simbolico ed ideologico, dettato dall’amore filiale. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Villa di Livia, via Campi Flegrei 19/A Pozzuoli. Sabato e domenica dalle 9.30 alle 17. La Villa di Livia sorge in prossimità dello Stadio Antonino Pio a Pozzuoli, su un terreno di proprietà della Famiglia Carannante. La famiglia, a proprie spese e in stretta collaborazione con la Soprintendenza, ha finanziato i lavori di restauro e di risistemazione dell’area archeologica. Si tratta di una villa di età imperiale modificata nell’Alto Medioevo. Come tutte le residenze poste in una posizione panoramica privilegiata, la struttura doveva essere composta da terrazze degradanti verso il mare. Tra i ritrovamenti la bellissima statua marmorea di Livia (da cui prende il nome la villa) nelle vesti di Fortuna, rinvenuta alla fine del secolo scorso nella stessa proprietà, è oggi esposta alla Carlsberg Glypthotek di Copenhagen. Il contributo alla visita è di 3 euro.
Tranne i siti dove viene chiesta la prenotazione sulla pagina web www.eventbrite.it, nella maggior parte dei luoghi aperti durante le Giornate FAI di Primavera, è invece sufficiente presentarsi in loco durante gli orari di apertura e mettersi in coda. Se non si è già iscritti al FAI, lo si potrà fare prima delle visite su www.fondoambiente.it, o anche in loco prima dei tour, ma è consigliabile anticiparsi.