Fiume Sarno, scoperte 7 aziende che inquinavano

Operazione dei carabinieri del Noe coordinati dalle procure di Avellino, Torre Annunziata e Nocera Inferiore

Foto tratta dal diario di Facebook di Francesco Emilio Borrelli

Nel corso dell’ultimo mese, i Carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, sulla scorta di una delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata, nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata ‘RINASCITA SARNO”, finalizzata ad accertare le cause dell’inquinamento del fiume, hanno proceduto a controlli nei confronti di 6 opifici industriali, denunciando in stato di libertà i rispettivi vertici aziendali, ritenuti responsabili dei reati di inquadramento ambientale.

In particolare, le indagini, espletate dai Carabinieri del NOE di Napoli e Salerno hanno permesso di accertare le irregolarità operate da due società di Torre Annunziata, una di Pompei, una di Santa Maria la Carità ed una di Sant’Antonio Abate. Nello specifico, i militari hanno documentato gli scarichi abusivi, attraverso specifiche prove idrauliche, condotte con l’utilizzo del colorante naturale c.d. fluorescina. In virtù delle violazioni accertate si è proceduto al sequestro preventivo degli scarichi abusivi e delle aree di stoccaggio illecito dei rifiuti.

Inoltre i militari del Reparto Speciale dell’Arma hanno sottoposto a sequestro anche una società di Castellammare di Stabia, operante nel settore della produzione di laterizi, in quanto, nel corso del controllo, si è accertato che la stessa operava senza la prevista autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

I provvedimenti cautelari reali si sono resi necessari per impedire che i reati venissero portati ad ulteriori conseguenze e, in particolare, al fine di evitare l’ulteriore compromissione ambientale del fiume Sarno, in quanto i reflui industriali venivano recapitati direttamente o indirettamente nello stesso.

Tali attività di controllo si inseriscono in una più ampia e articolata attività investigativa condotta in modo capillare sul territorio dai Carabinieri del Gruppo di Napoli del Comando Tutela Ambientale, avvalendosi della collaborazione tecnica dell’ARPAC, e tutt’ora in corso di svolgimento, sotto il coordinamento delle Procure della Repubblica di Avellino, Torre Annunziata e Nocera finalizzata ad accertare le cause dell’inquinamento del fiume Sarno e dei suoi tributari, a ente ad oggetto le aziende ubicate nel bacino idrografico di detto corso d’acqua, ricadente nei circondari delle suddette Procure, al fine di individuare gli scarichi abusivi dei reflui industriali recapitanti direttamente e indirettamente nel fiume Sarno ed interrompere le attività illecite che influiscono sullo stato di salute di detto corso d’acqua, senza peraltro trascurare il rilevante impatto ambientale provocato dagli scarichi fecali dei Comuni, insistenti nel medesimo territorio, tuttora privi di rete fognaria e/o non collettati ai depuratori esistenti.