Folgore Massa, Fabrizio Ruggiero: “Struttura e cambiare pelle”

Chiede ulteriore attenzione e sensibilità, perché i biancoverdi non hanno intenzione di essere una meteora

“Serve più attenzione e sensibilità: siamo al lavoro per risolvere il problema della struttura ”

A distanza di quasi un mese dallo storico trionfo in terra siciliana, è ancora forte l’emozione per l’approdo in Serie A. Si tratta del coronamento di un lungo percorso che ha visto la Folgore Massa sfrecciare a velocità elevatissime, fino a passare sotto la bandiera a scacchi preceduta da una lunga scia biancoverde che ha avvinto l’intera Penisola in un abbraccio appassionato. Il tempo per festeggiare è tuttavia passato ed il ds Fabrizio Ruggiero, dopo aver completato il roster che sarà annunciato nei prossimi giorni, chiede ulteriore attenzione e sensibilità, perché la Folgore non ha intenzione di essere una meteora.

La Folgore si prepara a disputare il primo, storico campionato di Serie A: un traguardo mai raggiunto prima in Penisola Sorrentina. Quanta soddisfazione per questo obiettivo centrato sul campo, attraverso programmazione e scelte ponderate?

“La soddisfazione è tanta. Sapere che stiamo lasciando una traccia, ha un significato speciale per tutti noi dirigenti, e per lo staff tecnico che si è dedicato anima e corpo al raggiungimento di questo storico traguardo. Tuttavia è ben noto che non siamo abituati a crogiolarci sugli allori, e quindi stiamo già guardando avanti”

Hai incontrato pochi giorni fa i vertici della Lega Serie A per fare il punto della situazione: quali le impressioni, e cosa si prova nel vedersi proiettati in una dimensione così affascinante?

“Quando abbiamo ospitato la Lega a Sorrento, abbiamo toccato con mano anche l’entusiasmo di questa prestigiosa realtà dello sport italiano, nel vedere una località famosa in tutto il mondo conquistare l’ingresso nel Consorzio Lega Serie A. Ci hanno accolto benissimo e abbiamo percepito quasi un “tifo” per il veloce adeguamento del palazzetto di Sorrento ai requisiti federali”. 

Quali sono le difficoltà più grandi da affrontare?

“La difficoltà più grande è relativa alla struttura. Non si può affrontare un campionato di serie A da nomadi. A breve avremo modo di approfondire questo aspetto ma al momento avvertiamo intorno a noi sia l’entusiasmo di chi potrà ospitarci temporaneamente, sia la volontà politica di chi vuole la serie A stabilmente in penisola sorrentina Il secondo scoglio è quello economico”.

Cosa ti aspetti da istituzioni e sponsor per  una società che è orgoglio dell’intero comprensorio?

“Abbiamo scritto una lettera a tutti i Sindaci chiedendo supporto, in modo spontaneo e volontario. Attendiamo risposte. Tanti imprenditori locali finora ci sono stati vicini: abbiamo un title sponsor con sede in penisola come ShedirPharma, che ci assicura una importante solidità. Tuttavia il primo anno di serie A prevede sforzi proibitivi rispetto ai quali ci aspettiamo maggiore attenzione e sensibilità, da parte di chi fino ad oggi ci ha dato la forza di lottare per i sogni e conquistare questo ambito traguardo”.

Per far bene è sempre necessario un grande gruppo. Che caratteristiche avrà il roster che si prepara ad affrontare la categoria superiore?

“È stato un mercato difficilissimo, quasi iniquo. Competeremo con squadre che stanno facendo mercato da Aprile, noi abbiamo concluso il nostro campionato il 19 Giugno. Per fortuna abbiamo maturato esperienza e credibilità tali da poter sopperire anche a questo handicap. Dopo oltre dieci anni consecutivi al vertice dei campionati disputati, ora la Folgore dovrà cambiare pelle e dimostrare di saper lottare anche per un obiettivo come la salvezza. Fatto questo, non ci precludiamo nulla. Sicuramente in serie A non vogliamo essere una meteora!