Frana Amalfi, inchiesta aperta per disastro colposo

La Procura della Repubblica di Salerno ha aperto un fascicolo su quello che è accaduto nella mattina del 2 febbraio, mentre ha detto la sua procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli

Corte d'Appello di Salerno
Foto tratta da ca.salerno.giustizia.it

 

Redazione – Sulla frana di Amalfi è stata aperta un’inchiesta per disastro colposo.

La Procura della Repubblica di Salerno ha aperto un fascicolo su quello che è accaduto nella mattina del 2 febbraio mentre ha detto la sua procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli.

Sul posto dove si è staccato un grande pezzo del costone roccioso che sovrasta la statale ‘Amalfitana’, si è recato un consulente tecnico che si occuperà di accertare le cause che hanno provocato lo smottamento, con il supporto dei carabinieri della compagnia di Amalfi.

Al vaglio degli inquirenti si valuteranno tutte le possibili cause, verificando se ci siano responsabilità in capo a terzi.

Al termine del sopralluogo gli operai dell’impresa FraCam srl di Praiano, sotto la direzione dell’ingegnere Pierluigi Califano (che anche responsabile della sicurezza), hanno dato inizio alle opere di demolizione in quota mediante cestello collegato a braccio meccanico.

Entro l’8 febbraio si prevede la fine delle operazioni di rimozione del materiale di risulta, che è stimato in circa 1500 metri cubi.

Il procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli, è categorico come sempre: “Paghiamo lo scotto di una situazione incancrenita e di anni di violazioni del territorio che hanno causato importanti ferite e queste ferite sono difficilmente sanabili”. Lo stesso procuratore è stato sempre in prima linea contro la lotta all’abusivismo e la difesa del territorio sono state sempre tra le sue priorità all’atto del suo insediamento lo scorso febbraio. E non ne ha mai fatto mistero. Anzi, nel corso di questi dodici mesi ha cercato di fotografare bene il territorio e le sue dinamiche.

GiSpa