A Genova la Msc Splendida: 4 in isolamento

È attraccata venerdì  nel porto, dopo una lunga manovra legata al forte vento, con più di mille membri di equipaggio

 

Redazione – La Msc Splendida è attraccata nel porto di Genova, e ci sono 4 persone in isolamento che erano entrate in contatto con una sbarcata in un porto precedente che aveva contratto il virus.

Dopo una lunga manovra legata al forte vento ha attraccato alla banchina della Stazione Marittima,  a bordo sono imbarcate più di mille persone di equipaggio, di cui le suddette quattro in isolamento, ed a bordo nelle ultime ore è salita la l’Usaf, la Sanità Marittima, per gli accertamenti sanitari sull’equipaggio.

Come è stato stabilito, con ogni probabilità nella giornata del 29 marzo dovrebbero essere sbarcati oltre 500 marittimi che partiranno con un volo charter da Malpensa. Tra il personale di bordo, anche una cinquantina di italiani.

Intanto nella stessa giornata che la nave da crociera è arrivata nel porto genovese, si è svolta una conference call con la partecipazione del presidente della Regione, Giovanni Toti, dell’assessore alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, dei vertici della Msc e i rappresentanti dell’Unità di crisi nazionale, di Asl3, Prefettura, Sanità marittima.

Dalla compagnia dell’armatore Gianluigi Aponte hanno rassicurato il massimo impegno per rimpatriare il maggior numero possibile di marittimi.

Il governatore ligure,  Giovanni Toti, ha confermato: “Anche in questo caso adottiamo lo stesso modus operandi già adottato nelle analoghe situazioni che abbiamo già gestito con la nostra Protezione civile regionale d’intesa con tutti i soggetti coinvolti, rimpatriando tutto il personale di bordo che possa essere trasportato con voli charter nei rispettivi paesi d’origine. Concluse queste operazioni, coloro che non potranno essere rimpatriati verranno comunque fatti sbarcare e accompagnati in strutture protette fuori Liguria, per lasciare a bordo solo personale asintomatico, ritenuto strettamente indispensabile da Msc per il funzionamento della nave”.

Tutto questo per “fare in modo di gravare il meno possibile sul nostro sistema sanitario, che sta compiendo il massimo sforzo per avere la disponibilità di posti di terapia intensiva e di media intensità sufficienti per far fronte alla crescita del contagio tra la popolazione ligure. Dobbiamo ad ogni costo evitare di trovarci nella situazione di non poter garantire cure adeguate ai nostri cittadini o a membri dell’equipaggio: finora ci siamo riusciti e sono sicuro ci riusciremo anche in questa circostanza”.

GiSpa