L’antica città sepolta dal Vesuvio rivede i turisti anche se con ingressi limitati. Il direttore Osanna: “Dopo oltre 2 mesi e mezzo si riapre in maniera diversa”
Redazione – Hanno riaperto gli Scavi di Pompei e l’antica città sepolta dal Vesuvio rivede i turisti anche se con ingressi limitati.
Il direttore generale della Soprintendenza archeologica di Pompei, Massimo Osanna: “Dopo oltre 2 mesi e mezzo si riapre in maniera diversa. Termoscanner agli ingressi e mascherine. Entrata da piazza Anfiteatro, centrale per la città nuova, per interagire anche con i negozi e i ristoranti che attendono la ripresa”.
Sono passati 40 giorni e l’antico fascino della città che l’eruzione vesuviana ha sepolto nel 79 dC, è sempre suggestivo, oggi non ci sono le migliaia di turisti che visitano le antiche dimore, l’anfiteatro, le domus, gli affreschi, i mosaici, le colonne, i monumenti e soprattutto i giardini. Tutto è cambiato dal 26 maggio, dalle 9 alle 17,30, si possono visitare a un costo d’ingresso accattivante: soli 5 euro per le prossime due settimane.
Per ora si entra a gruppi di massimo 40 per volta, a 15 minuti di distanza, per consentirne l’allontanamento, all’ingresso si misura la febbre con il termoscanner e tutti con le mascherine e poi dentro a visitare.
La riapertura del Parco archeologico riserva una bella sorpresa ai suoi visitatori, appena restaurata: la elegante Casa dei Cornelii, che si apriva proprio di fronte a una delle terme più famose della città, le Stabiane. Pensate che sul finire dell’Ottocento questa residenza era tappa fissa di ogni visita alla città, perchè impreziosita nell’atrio da un ricco arredo di sculture (ora nei Granai del Foro) e nella parte posteriore da un peristilio scandito da eleganti colonne in stile dorico che incorniciano un bel giardino fornito di fontana. E nell’atrio della casa si trovava anche il busto-ritratto del suo proprietario, Caius Cornelius Rufus, conservato nell’Antiquarium di Pompei.
Video conferenza stampa di apertura, tratto dal diario di Facebook di Pompeii – Parco Archeologico, su: https://www.facebook.com/pompeiisoprintendenza/videos/2748119445287211/
GiSpa