Governo, domani Conte al Quirinale per dimissioni

Come anticipato dall’Adnkronos, si terrà domani mattina alle 9 il Consiglio dei ministri per formalizzare il passo indietro nella crisi di governo. Poi il presidente del Consiglio salirà al Colle

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(Adnkronos) (Fonte adnkronos.com)

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Cdm e poi al Quirinale per le dimissioni. Come anticipato dall’Adnkronos, si terrà infatti domani mattina il Consiglio dei ministri dove il premier formalizzerà il suo passo indietro nell’ambito della crisi di governo. All’ordine del giorno, infatti, ci saranno le dimissioni dall’incarico.

“E’ convocato per domani mattina alle ore 9 il Consiglio dei ministri nel corso del quale il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, comunicherà ai ministri la volontà di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni. A seguire, il presidente Conte si recherà dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”, recita la nota di Palazzo Chigi.

La ricerca dei numeri in Senato e Italia Viva

Consultazioni lampo quelle di domani – la crisi sanitaria che stiamo vivendo lo impone – dopodiché, salvo sorprese, si tenterà la strada di un Conte ter. In quella manciata di ore, il presidente del Consiglio dovrà trovare i numeri che ha cercato disperatamente dopo lo strappo di Matteo Renzi, senza trovarli. Un’impresa che sembrava fattibile, ma che si è poi rivelata di gran lunga più complicata del previsto. La speranza, ora, è che il fantasma di una fine traumatica della legislatura – si legga ritorno al voto- induca molti a percorrere la strada della responsabilità.

E se Pd, M5S e Leu sembrano compatti sulla figura di Conte, di ostacoli, su questo cammino, ce ne sono molti e il premier li ha bene in mente. Il primo, il più difficile da aggirare, è proprio rappresentato dal leader di Iv e da una maggioranza che, per quanto allargata, potrebbe avere numeri risicati, soprattutto a Palazzo Madama. Per Conte un ritorno con Renzi è da escludere, l’unica via percorribile resta quella dei ‘volenterosi’ con cui sostituire la pattuglia di renziani. Su questo, raccontano, il premier appare irremovibile. Ma il Pd sembra non essere così indifferente alle sirene di Italia Viva. Almeno pezzi del Pd. Quando si parla di maggioranza ‘ampia’ si intende anche Iv? Ambienti parlamentari dem fanno notare che, se le dimissioni di Conte sbloccassero i nuovi gruppi a sostegno dell’avvocato, il rientro di Iv potrebbe essere gestito togliendo centralità a Matteo Renzi. Insomma, allargare la maggioranza per togliere la ‘golden share’ a Iv in Senato.

Da ambienti renziani, ci si crede poco che la maggioranza ‘ampia’ possa fare a meno del gruppo di Italia Viva. E nella serata dell’annuncio delle dimissioni di Conte, da Iv si mantiene un profilo basso. Nessun ‘festeggiamento’ o rivendicazione su chi ha vinto. “Da parte nostra né veti e né preclusioni -si spiega all’Adnkronos -, quanto scritto nel documento firmato da tutti i parlamentari Iv valeva prima e vale ancora di più oggi. Siamo per il dialogo e per confrontarci su come dare un governo più forte a questo Paese”. Ma la diffidenza cresce a Palazzo Chigi. Insieme ai dubbi che gli alleati di governo restino leali, mentre si fa spazio il timore che Conte -finora appoggiato indistintamente da Pd e M5S- finisca per diventare il principale ostacolo di un nuovo governo a maggioranza invariata.

M5S, ministri riuniti: “Conte ter unico sbocco”

Secondo quanto si apprende, l’assemblea congiunta dei gruppi M5S con il capo politico Vito Crimi, in programma questa sera alle 21, sarebbe stata rinviata. Alle 18 si è invece riunita la squadra di governoCinquestelle – ministri e sottosegretari – per fare il punto sulla situazione. Alla riunione, in videocollegamento, ha preso parte anche il capo politico. “Vicini agli italiani, ora avanti a testa alta. Lavoriamo compatti con il premier Giuseppe Conte anche in direzione di un Conte ter”. E’ questa, viene riferito da autorevoli fonti di governo, la linea emersa dalla riunione dei ministri. I 5 Stelle hanno ribadito il sostegno al presidente del Consiglio.

“Il passaggio per il cosiddetto Conte ter è ormai inevitabile ed è l’unico sbocco di questa crisi scellerata. Un passaggio necessario all’allargamento della maggioranza. Noi restiamo al fianco di Conte, continueremo a coltivare esclusivamente l’interesse dei cittadini, puntiamo a uscire nel più breve tempo possibile da questa situazione di incertezza che non aiuta. Dobbiamo correre sul Recovery, seguire il piano vaccinazioni, procedere immediatamente ai ristori per le aziende più danneggiate dalla pandemia. Il MoVimento, insomma, c’è, ed è pronto a fare la sua parte”. Così i capigruppo di Camera e Senato del MoVimento 5 Stelle, Davide Crippa ed Ettore Licheri.

Zingaretti: “Con Conte per nuovo governo europeista”

“Con Conte per un nuovo governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia, che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l’Italia ha davanti”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

“Giuseppe Conte è la persona giusta per guidare il Paese in una fase così difficile. Sono al suo fianco”, commenta sul social il ministro della Salute di Leu, Roberto Speranza.

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