Housing sociale Sant’Agnello: avviso di conclusione indagini

È arrivato al sindaco Piergiorgio Sagristani e ad amministratori e tecnici

Potrebbe essere un'immagine raffigurante montagna, cielo e albero
Foto tratta dal diario di Facebook di Housing sociale e solidale Sant’Agnello

Sant’Agnello – È stato notificato un avviso di conclusione indagini  al sindaco Piergiorgio Sagristani e ad amministratori e tecnici, per quel che riguarda la questione dell’housing sociale in via Monsignor Bonaventura Gargiulo.

Ne notizia lo stesso primo cittadino santanellese: “Oggi mi è stato notificato un avviso di conclusione indagini – insieme ad altri amministratori, tecnici comunali  e tecnici precedentemente incaricati dalle stesse forze dell’ordine – per il procedimento inerente la realizzazione dell’housing sociale in via M. B. Gargiulo a Sant’Agnello. La contestazione riguarda l’ipotesi di abuso d’ufficio e falso”. Continua: “È la terza volta che, nel corso della mia vita amministrativa, ricevo una comunicazione di questo tipo. Mi è già capitato, in un caso, per aver disposto un trattamento sanitario obbligatorio ed, in altra occasione, per aver fatto recuperare risorse al Comune mediante la cessione di un credito non riscosso. In entrambi i casi, la mia posizione è stata archiviata in fase istruttoria”.

Ora “in questa occasione non so quali saranno le valutazioni della magistratura che rispetto ed in cui ripongo la massima fiducia. Davanti alla pubblica opinione ed alla mia comunità posso dire che, in questa vicenda, mi ha guidato il contegno di sempre: porre al centro dell’azione amministrativa l’interesse generale e la realizzazione di opere per i cittadini con trasparenza ed assoluta onestà”.

E “nello specifico, abbiamo approvato un progetto per dare un’abitazione a chi non l’aveva, supportati da tutti i pareri tecnici e legali, con una selezione improntata a criteri di trasparenza e pubblicità e recuperando alla pubblica fruizione uno storico agrumeto, a costo zero per le casse comunali.

Dal primo momento, ho condiviso, almeno in parte, la sofferenza che hanno vissuto e stanno vivendo le famiglie che hanno acquistato l’abitazione nel complesso dell’housing sociale e ne sono prive. Da oggi avremo la possibilità di discutere nel merito del procedimento, facendo presente le ragioni che hanno orientato i nostri atti.

Ed infine conclude: “Confermo, quello che abbiamo sempre detto: queste persone non saranno lasciate sole ed alla fine, comunque si concluda questa vicenda, vedranno soddisfatta la loro sete di giustizia e verità. Continuo a lavorare nell’interesse della mia comunità nella consapevolezza di avere agito con trasparenza e guidato dalla volontà di far bene, confido nella magistratura e nella giustizia”.