IN UN MARE VERDE LA MAESTOSA VILLA CAFIERO

Ciro Ferrigno ne ‘Il racconto del lunedì’ parla che è stata costruita in stile Liberty per il farmacista Dott. Francesco Saverio Irolla, intorno agli anni Dieci del Novecento, si erge in Via Artemano, ai Colli di San Pietro, a poca distanza dal Castello Colonna

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Foto tratta dal diario di Facebook di Ciro Ferrigno

La Villa Cafiero, in stile Liberty, si erge maestosa in Via Artemano, ai Colli di San Pietro, a poca distanza dal Castello Colonna, in un mare di verde. Fu costruita per il farmacista Dott. Francesco Saverio Irolla, intorno agli anni Dieci del Novecento, su progetto dell’ingegner Amalfi di Sant’Agnello, come residenza estiva, al centro di un vasto terreno di otto moggi. Ci sono delle palme che svettano alte e snelle presso l’edificio, mentre nel viale d’ingresso e tutto intorno fioriscono ortensie, gerani, petunie, camelie, lillà, glicini e oleandri. Il fondo che circonda la dimora è coltivato a uliveto, vigneto, ma non mancano alberi da frutta. La natura è particolarmente rigogliosa perché le pendici del Monte Vico Alvano, da sempre, sono una zona ricca d’acqua, conosciuta per le sorgenti perenni, dalle quali aveva origine, fin dall’antichità, l’acquedotto del Formiello.

Sulla bella costruzione si erge una torretta, destinata al fine pratico di ospitare i servizi, mentre alla base della casa si trovano delle colonne di stile classico. La signora Giulia che col marito, signor Gioacchino Longobardi gestisce e custodisce la bella dimora, con infinito amore, ci racconta di quando il Dottor Irolla vi arrivava in calesse. Era molto amato dalla popolazione dei Colli di San Pietro, perché sempre disponibile ad elargire consigli nel campo medico. Negli anni trenta del Novecento la villa passò ai Cafiero di Meta, famiglia di stimati capitani e armatori.

La Villa conserva intatto lo spirito dell’epoca della costruzione: la veranda con i vetri policromi, la facciata abbellita da colonne classiche, le stanze di rappresentanza e la ricca biblioteca, l’antico cellaio con le grosse botti di castagno ed uno storico torchio. Sono tutti ambienti dove al Liberty o Floreale si affiancano elementi dell’Eclettico e dello stile Impero. È una dimora che esibisce la spensieratezza della Belle Epoque, ma cede parte di quella solarità alle ombre e ai timori che prefigurano l’imminente scoppio della Prima Guerra Mondiale. Diversi ambienti sono destinati ad una raffinata ospitalità agrituristica e ospitarono le riprese della famosa telenovela “Capri”.

È la sera del 20 luglio 2013. Nell’ampio piazzale dinanzi alla facciata principale della Villa, si svolge il nostro Omaggio a Mikis Theodorakis e si alzano al cielo le note del Sirtaki ed in particolare della Danza di Zorba. C’è tanto pubblico e gli applausi sono a scrosci. Non potevamo trovare un angolo più bello perché in questa notte estiva il Golfo è tutto uno splendore; l’aria è chiara e Napoli si tocca con mano, mentre in cielo brillano le stelle. Zorba ed il Sirtaki emozionano un po’ tutti, le note sono struggenti ed invitano alla danza. Le ballerine del Magic Medley Ballet di Marilina Iacono coinvolgono il pubblico, che partecipa con entusiasmo; è un lasciarsi andare fisico ed emotivo. In fin dei conti, siamo o non siamo figli della Magna Grecia?